The Man Behind the Throne: l'uomo che inventò i passi di Smooth Criminal
- Il doc diretto dalla svedese Kersti Grunditz rievoca la straordinaria carriera di Vincent Paterson, coreografo di Michael Jackson e Madonna. In concorso al Biografilm Festival di Bologna
Essere l'uomo dietro le quinte, sussurrare alle star come muoversi, creare per loro qualcosa che non si è mai visto prima. Vincent Paterson lo ha fatto per Michael Jackson e Madonna. Ha inventato per loro i passi di danza che li hanno resi indimenticabili, diventando un po' il coreografo di tutti noi (chi non ha mai rifatto, almeno una volta nella vita, la celebre mossa di Jackson che si tocca il pube?). La straordinaria carriera del coreografo americano è raccontata nel documentario di produzione svedese The Man Behind the Throne di Kersti Grunditz, in concorso internazionale al 9° Biografilm Festival di Bologna (7-17 giugno).
Incontriamo Paterson, oggi poco più che cinquantenne, mentre è al lavoro sulle spettacolari coreografie di Viva Elvis del Cirque du Soleil. Lo rivediamo poco dopo nel video di Beat It, primi anni '80: era uno dei due capi gang che si sfidano, coltello in mano, quando Jackson arriva a separarli, per finire poi tutti a ballare. E lì che il re del pop lo notò, gli piacevano le mosse che faceva, così qualche anno dopo gli chiese di coreografare il video di uno dei suoi capolavori incontrastati: Smooth Criminal. "Voglio qualcosa che non si sia mai visto prima", gli disse Jackson. Così nacque la mossa "mano sul pube", la stessa che vedremo riprodotta da Madonna in Express Yourself (Paterson coreograferà tutto il Blond Ambition Tour).
I video privati di Paterson mostrati nel doc sono di per sé uno spettacolo: lui e Jackson davanti allo specchio provano per ore, la star inseparabile dal suo vestito di scena (completo bianco, cappello in testa e ghette ai piedi), per valutare l'effetto dei movimenti sugli abiti. Poi c'è Madonna che prova la coreografia di Like a Virgin, quella che nei concerti del Blond Ambition Tour la vedrà simulare un frenetico amplesso su un letto.
Il rapporto tra lui e la cantante non si è concluso bene: "Non la sento dal 2000", ha raccontato il coreografo ospite al Biografilm, "da quando declinai il suo invito a lavorare con lei per dedicarmi alle coreografie di Dancer in the Dark di Lars von Trier. Mi disse che preferivo Bijork a lei e non l'ho più sentita". Il lavoro con von Trier, un'altra perla nella carriera di Paterson: la scena di danza sul treno di Dancer in the Dark è ripresa da 150 telecamere, con questo musical atipico il regista danese vincerà la Palma d'oro a Cannes.
Vincent Paterson dice che smetterà di lavorare solo quando sarà morto. La sua genialità, accompagnata al suo sguardo appassionato e ai suoi modi gentili, fanno venir voglia di rinascere ballerini e fare cose che non si sono mai viste insieme a lui, "l'uomo dietro il trono", cui re e regine della musica devono molto del loro successo.
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