Globo d'Oro: la stampa straniera premia il cinema italiano
- Il premio si rinnnova: giuria più numerosa, meno premi. La grande bellezza è il film più nominato. Premi alla Carriera a Giuseppe Tornatore e Franco Zeffirelli
La serata di premiazione della 53a edizione del Globo d’Oro quest’anno si svolgerà il 3 luglio a Palazzo Farnese, sede storica dell’ambasciata di Francia in Italia. Il premio della stampa straniera si rinnova con una giuria allargata composta da giornalisti provenienti da oltre 20 paesi, e restringendo i premi unicamente a undici categorie, cortometraggi e documentari inclusi. Due i premi alla Carriera, che saranno attribuiti rispettivamente a Giuseppe Tornatore e a Franco Zeffirelli; e un Premio Speciale della Stampa Estera.
La giuria del Globo d'Oro ha visionato la maggior parte della produzione cinematografica italiana di questa stagione, da settembre 2012 a giugno 2013, dalla Bella addormentata [+leggi anche:
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intervista: Marco Bellocchio
scheda film] di Marco Bellocchio, il primo film proiettato, a La grande bellezza [+leggi anche:
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intervista: Paolo Sorrentino
scheda film] di Paolo Sorrentino, da poco uscito in sala. Quest'ultimo è il film più nominato ai Globi, con quattro candidature (miglior regia, miglior fotografia, miglior musica, miglior attore).
"Mi fa piacere che sia stato deciso di tornare a quella che era l'idea originale del Globo d’Oro, ossia di premiare pochi film, privilegiando quelli che hanno qualche cosa da dire di significativo riguardo alla cultura e alla realtà italiana che noi giornalisti stranieri cerchiamo di capire e descrivere meglio che possiamo" commenta John Francis Lane, uno dei fondatori del Globo d’Oro nel 1959 e autore del libro di memorie sul cinema italiano To Each His Own Dolce Vita (A ciascuno la sua Dolce Vita).
Finalisti Globo d'Oro 2012-13
Premio alla Carriera
Giuseppe Tornatore e Franco Zeffirelli
Gran Premio della Stampa Estera
Sara’ annunciato il 3 luglio a Palazzo Farnese
Regia
Roberto Ando’ per Viva la libertà [+leggi anche:
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intervista: Roberto Andò
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Daniele Cipri’ per È stato il figlio [+leggi anche:
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Ivano De Matteo per Gli equilibristi [+leggi anche:
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Leonardo Di Constanzo per L’intervallo [+leggi anche:
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intervista: Leonardo Di Costanzo
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Paolo Sorrentino per La grande bellezza
Sceneggiattura
Roberto Andò e Angelo Pasquini per Viva la Libertà
Bernardo Bertolucci, Niccolo’ Ammaniti, Umberto Contarello e Francesca Marciano per Io e te [+leggi anche:
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Ivano De Matteo per Gli equilibristi
Giorgia Farina e Fabio Bonifacci per Amiche da morire [+leggi anche:
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Michele Placido, Toni Trupia e Leonardo Marini per Itaker [+leggi anche:
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Fotografia
Luca Bigazzi per La grande bellezza
Daria D’Antonio per I padroni di casa [+leggi anche:
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Marco Onorato per Reality [+leggi anche:
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intervista: Matteo Garrone
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Italo Petriccione per Educazione siberiana [+leggi anche:
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intervista: John Malkovich
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Fabio Zamarion per La migliore offerta [+leggi anche:
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Musica
Aldo e Pivio De Scalzi per RazzaBastarda [+leggi anche:
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Lele Marchitelli per La grande bellezza
Ennio Morricone per La migliore offerta
Mauro Pagani per Educazione siberiana
Franco Piersanti per Io e te
Attore
Aniello Arena per Reality
Alessandro Gassman per RazzaBastarda
Luca Marinelli per Tutti i santi giorni
Valerio Mastandrea per Gli equilibristi
Toni Servillo per La grande bellezza
Attrice
Margherita Buy per La scoperta dell’alba [+leggi anche:
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Federica Victoria Caiozzo in arte Thony per Tutti i santi giorni [+leggi anche:
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intervista: Luca Marinelli
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Laura Chiatti per Il volto di un’altra [+leggi anche:
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Claudia Gerini per Amiche da morire
Jasmine Trinca per Miele
Opera Prima
Leonardo Di Costanzo per L'intervallo
Alessandro Gassman per Razzabastarda [+leggi anche:
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intervista: Valeria Golino
intervista: Valeria Golino
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Valeria Golino per Miele
Documentario
Francesco Cordio per Lo stato della follia
Filippo Soldi per Suicidio Italia
Annalisa Piras per Girlfriend in a coma
Cortometraggio
Gianpiero Alicchio per L’appuntamento
Flavio Costa per Pre carità
Enrico Iannaccone per L’esecuzione
Piero Messina per La prima legge di Newton
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