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INDUSTRIA Italia

Taglio al tax credit? Il cinema in allarme

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- Produttori, autori, esercenti e sindacati chiedono il rinnovo alle condizioni attuali dopo la notizia, non confermata ufficialmente, di un taglio alle agevolazioni fiscali per produzione, distribuzione ed esercizio

Mondo del cinema in allarme dopo la notizia, non confermata ufficialmente, di un taglio del tax credit per produzione, distribuzione ed esercizio del settore cinematografico. L'eventuale riduzione dello stanziamento - fa notare una nota congiunta di Anica, Agis, 100Autori e sindacati -  renderebbe di fatto inutilizzabile il tax credit, la cui efficacia è stata ampiamente dimostrata in questi anni. In un periodo di grande crisi, il tax credit ha permesso di mantenere costante il livello degli investimenti, evitando ulteriori ricadute negative sia sul piano industriale che occupazionale. E ha dimostrato di portare nelle casse dello Stato risorse superiori a quelle investite.

Il taglio dello stanziamento è contenuto nel decreto voluto dal Governo per rilanciare lo sviluppo e il lavoro. Proprio nei giorni scorsi il ministro dei Beni culturali e del Turismo, Massimo Bray (foto), aveva espresso soddisfazione per l'ok arrivato in Consiglio dei ministri a tre misure per il settore, con il rinnovo delle agevolazioni fiscali a favore del cinema, ma anche il reintegro di organi indispensabili del Consiglio Superiore dei Beni culturali e norme che danno la possibilità al ministro di gestire i fondi interni al Mibac per garantire la copertura delle emergenze. Il tax credit per il cinema, ha spiegato in particolare Bray, "é stato esteso fino al 2014-2015 con l'impegno di trovare risorse anche per gli anni successivi. Dobbiamo essere consapevoli - ha concluso Bray - che la cultura e il turismo sono leve fondamentali per far ripartire l'economia".

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