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EVENTI Europa

Lo stato della distribuzione europea è 'duro ma appassionante'

di 

- Karlovy Vary si tiene il seminario congiunto di LUX Prize e Europa Distribution

Un seminario organizzato da LUX Prize e Europa Distribution, dal titolo 'Distribuzione di Film Europei: un hobby pericoloso o un modello di business sostenibile' si è tenuto al Karlovy Vary International Film Festival.

Tra gli ospiti del seminario c’erano Stephan de Potter, Responsabile di CineartLoic Magneron, Presidente di WIDE Management, due distributori indipendenti cechi — Ivo Andrle di AerofilmsPremysl Martinek di Artcam —, ed il moderatore di Jakub Duszynski, Presidente di Europa Distribution. Il Vice Presidente del Parlamento Europeo Oldrich Vlasak ha aperto il seminario.

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I temi discussi sono stati l’identità del cinema europeo, lo stato della distribuzione, della promozione e dell’esercizio, il supporto a livello pubblico ed europeo e l’influenza di nuovi formati come il VoD.

Per Magneron, la distribuzione di film europei è estremamente importante: “Lavorare con i film europei è una necessità per il panorama culturale europeo, come per le nuove generazioni lo è vedere film da altri paesi e per il pubblico vedere l’autenticità degli altri, oltre per il controlling change”, ha dichiarato il rivenditore.

Il supporto pubblico per la conversione al digitale non sembra però aver aiutato i film d’essai europei come ci si aspettava: oltre a dare più spazio nei multisala a blockbuster hollywoodiani, ha anche influenzato i cinema d’essai stessi.

“Il supporto pubblico per la transizione al digitale di cinema monosala in Polonia ha promosso il cinema nazionale e diminuito la presenza di altri film europei, perché c’era una clausola per la proiezione di un numero minimo di titoli locali. Quando il supporto arrivava a livello europeo, questa clausola non c’era — avere un numero minimo di titoli europei — perché dicevano di non poter interferire con i mercati nazionali”, ha aggiunto Duszynski.

Magneron ha spiegato che “escono più film e gli spettatori sono meno, perché i film hanno una finestra di distribuzione più breve a causa dei costi delle copie digitali, e quindi la loro visibilità è minore”.

Altri canali di distribuzione subiscono le sfide dei cambiamenti tecnologici che hanno portato a bisogni diversi per gli spettatori.

“Un paio d’anni fa era possibile vendere quasi tutti i nostri titoli alla tv nazionale ceca, ma c’è stato lo switch e ora il cinema europeo non ha più finestre”, ha sottolineato Martinek.

Magneron ha aggiunto: "I distributori stanno cercando di sperimentare in tutti i modi — con la promozione cross con uscite contemporanee su tutte le piattaforme, come ad esempio Artificial Eye nel Regno Unito".

Come però de Potter ha notato, questi canali non sono ancora utilizzati correttamente: “Il VoD è un problema, perché i fornitori non conoscono il cinema e presentano i film in maniera estremamente amatoriale”, ha commentato il distributore.

Ma oltre agli ovvi, forse inevitabili ostacoli, è chiaro che il supporto di distribuzione del Programma MEDIA e del LUX Prize, è indispensabile.

“Di solito i successi europei d’essai sono francesi o danesi o inglesi. Il LUX Prize è importante perché offre uno sguardo più ampio a ciò che si crea in tutte le regioni d’Europa”, ha detto de Potter. “E rivolge la sua attenzione ai nuovi talenti, cosa fantastica perché abbiamo bisogno di una nuova generazione di filmmaker. Il terzo elemento interessante è che si concentra su film mai proposti ai festival".

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(Tradotto dall'inglese)

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