Il grande quaderno di Janos Szász racconta gli orrori della guerra
- Tratto dal romanzo dell’ungherese Agota Kristof, uno dei primi film prodotti dal nuovo National Film Fund ungherese

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intervista: Janos Szász
scheda film] di Janos Szász è un racconto efficace e potente degli orrori della guerra e di quanto sia facile perdere l’innocenza
Egyik e Masik sono due gemelli mandati a vivere con la nonna verso la fine della II Guerra Mondiale. L’obiettivo è salvarli dal terrore di quello che potrebbe accadere nelle grandi città, ma la loro vita peggiora quando si ritrovano in un piccolo villaggio. La nonna è chiamata "la strega" e li fa lavorare per il cibo mentre intorno piovono morte, violenza e distruzione. Ogni sera, scrivono su un diario quello che stanno imparando, e decidono di essere duri e forti per affrontare la realtà del mondo degli adulti. La loro innocenza però fugge via, e così la loro moralità — le cose non saranno mai più come prima.
Szász alterna tra crudo realismo e fantastico (come le illustrazioni e le animazioni negli appunti dei ragazzi sul diario) e lo scontro tra infanzia e mondo adulto è — spesso ad un livello straziante — mostrato come devastante e violento. Il film mostra così come il rito del passaggio alla vita adulta sia spesso pericoloso e corruttore quanto la guerra.
Szász ottiene performance eccezionali dai non-professionisti László e András Gyémánt nei ruoli principali, mentre Piroska Molnar è una presenza eccezionale e convincente nel ruolo della dura nonna. E se il film ha talvolta la tendenza a scivolare nel melò, Szász riesce però a mantenere le sue radici letterarie, unite a una forte emozione cinematografica.
(Tradotto dall'inglese)
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