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VENEZIA 2013 Settimana della Critica

SIC: Giovani autori in cerca di gloria

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- Una selezione che porta alla giusta attenzione "piccoli film bisognosi di visibilità nella sezione di opere prime di un grande festival", come sottolinea il delegato generale Francesco Di Pace

La scelta dei sette film in concorso alla Settimana della Critica (del 28 agosto al 7 settembre) che si contenderanno il “Premio del pubblico RaroVideo” e dei due eventi speciali d’apertura e chiusura, è stata ancora una volta ispirata "dalla missione di trovare energie espressive fresche e originali nel panorama cinematografico internazionale. La scommessa è quella di aver allestito anche quest’anno un programma in grado di suscitare interesse e piacere, portando alla giusta attenzione piccoli film e giovani autori bisognosi di una visibilità che solo una sezione di opere prime inserita in grande festival può garantir loro", spiega il delegato generale Francesco Di Pace.

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Il film italiano scelto per il concorso è Zoran, il mio nipote scemo, opera d’esordio di Matteo Oleotto. Una commedia delicata e intelligente, girata e prodotta tra il Friuli e la Slovenia, con Giuseppe Battiston protagonista. La Slovenia unisce questo film a Razredni sovražnik (Class Enemy) di Rok Biček: in una classe di un liceo arriva un insegnante autoritario, che sconvolge la routine degli studenti innescando tensioni e conflitti.

Le stesse dinamiche fra compagni di scuola si ritrovano in Återträffen (The Reunion) dell’artista/performer svedese Anna Odell. Diviso in due parti, il film mette in scena nella prima una tipica riunione di ex compagni di scuola, una “festen” che diventa uno psicodramma quando ad entrare in scena è proprio Anna Odell, nel ruolo di se stessa. Nella seconda parte la stessa regista mette in scena, come un documentario, il suo tentativo di far vedere il film che ha realizzato ai suoi veri compagni di classe.

L'incapacità di affrontare i cambiamenti caratterizza le tre protagoniste del film cileno prodotto dai fratelli Larraín, Las niñas Quispe (The Quispe Girls) di Sebastián Sepúlveda. Stile visionario e coraggioso per White Shadow di Noaz Deshe, regista apolide, nato a Jaffa ma che vive tra la Germania e gli Stati Uniti. Il film racconta, con attori non professionisti, la crudelissima piaga della persecuzione nei confronti degli albini nei territori africani. Co-produzione italo-tedesca con l'appoggio dell'attore statunitense Ryan Gosling, produttore esecutivo.

L’intolleranza omofoba è il tema dell'ultimo film in concorso, LArmée du salut (Salvation Army), opera prima dello scrittore marocchino Abdellah Taïa. Tratto dall’omonimo libro dello stesso Taïa, il film racconta la vita dello scrittore-regista in Marocco e poi in Europa.

Il primo dei due eventi speciali di quest’anno è Larte della felicità (The Art of Happiness) di Alessandro Rak, che apre fuori concorso la Settimana. Un film d’animazione realizzato a Napoli da gruppo di lavoro composto da giovani disegnatori, fumettisti, musicisti e da un produttore-sceneggiatore come Luciano Stella (Big Sur). Una storia che mescola spiritualità, buddismo e ricerca interiore con il vagabondaggio, in una Napoli piovosa e invasa dall’immondizia.

Il film di chiusura è diretto da un altro regista cileno: Las analfabetas (Illitterate), di Moisés Sepúlveda, tratto da un lavoro teatrale interpretato dalle stesse attrici protagoniste del film, tra le quali Paulina García di Gloria [+leggi anche:
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, premiato a Berlino.

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