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VENEZIA 2013 Mercato

Aumentano i rappresentanti dell'industria al Venice Film Market

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- Il direttore del Venice Film Market Pascal Diotdescrive obiettivi e nuove iniziative

Aumentano i rappresentanti dell'industria al Venice Film Market

Per la seconda edizione del Venice Film Market il direttore Pascal Diot (in foto) già registra un aumento dei rappresentanti dell'industria. “Quest'anno abbiamo 1.600 partecipanti da oltre 60 paesi”, sottolinea Pascal Diot. La prima edizione del Venice Film Market, nel 2012, era partita con 1.200 tra distributori, rivenditori mondiali, produttori, film commissioner e rappresentanti di festival. La crescita è il risultato di numerose nuove iniziative lanciate quest'anno: “Abbiamo raddoppiato il numero di stand”. Il fondo di supporto culturale Eurimages e varie Film Commission sono presenti con uno spazio all'Industry Office.

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“Quest'anno ho invitato anche 40 produttori da tutto il mondo”, aggiunge Diot. “Lavoro a stretto contatto con lo European Producers Club. Insieme coordiniamo numerosi panel”. I produttori sono a Venezia per incontrare film commission, fondi e rivenditori: “La mia strategia è che il Venice Film Market diventi un luogo di networking”. L'approccio prevede che i rappresentanti dell'industria vendano e acquistino film ma abbiano anche tempo per discutere i nuovi progetti. “Il nostro obiettivo non è diventare un mercato come Cannes, con migliaia di proiezioni e centinaia di stand. Questo mercato è davvero concentrato sul networking e gli incontri”.

Come lo scorso anno, due consulenti si occupano di combinare gli incontri al Venice Film Market: Sarah Calderon cura le vendite internazionali, il marketing e le acquisizioni internazionali mentre Alexandra Lebret si occupa delle produzioni e delle co-produzioni internazionali. “Entrambe danno consigli e organizzano incontri tra persone che non si conoscono”.

Una nuova iniziativa è il workshop Final Cut in Venice, dove quattrowork-in-progress dall'Africa saranno proiettati alla presenza dei loro registi e produttori a potenziali finanziatori come rivenditori mondiali, produttori o fondi cinematografici. Al Venice Film Market, i film indipendenti africani competeranno anche per vari premi di post-produzione: per il mix sonoro, gli effetti visivi e la produzione di un master DCP, sponsorizzati da diverse compagnie, organizzazioni e festival. “Il nostro obiettivo è di aprire questo programma ad altre cinematografie”.

Il direttore del Venice Film Market sta sviluppando diverse nuove iniziative: “Mi auguro che  Venezia diventi un appuntamento nell'agenda già pienissima tutto l'anno”, conclude Diot. “I rappresentanti dell'industria dovranno sapere che questo è il luogo dove avere lunghe conversazioni con persone con le quali di solito parlano soltanto al telefono o sono in contatto via email. Questo è ciò su cui stiamo lavorando”.

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(Tradotto dall'inglese)

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