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FESTIVAL Germania

Hamburg: un profilo sempre più politico

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- Il direttore del festival Albert Wiederspiel parla della 21^ edizione del Filmfest Hamburg e del suo profilo sempre più politico

Hamburg: un profilo sempre più politico

Emmanuelle Seigner, Tilda Swinton, Atom Egoyan, Isabella Rossellini e Hany Abu-Assad sono alcuni degli ospiti del 21° Filmfest Hamburg, che si è aperto con il candidato canadese all’Oscar Gabrielle della scrittrice e regista Louise Archambault. “Il carattere di evento del festival per noi è un vantaggio, perché il pubblico cerca più della proiezione di un film quando va al cinema”, ha dichiarato Albert Wiederspiel, direttore del Filmfest Hamburg. “Le discussioni dopo il film sono un’esperienza speciale per gli spettatori, e per questo spendiamo una parte enorme del nostro budget per invitare registi e attori a presentare personalmente i film“.

Tra gli eventi speciali c’è la consegna del Premio Douglas Sirk all’attrice scozzese Tilda Swinton, star della commedia romantica Only Lovers Left Alive [+leggi anche:
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di Jim Jarmusch, mentre Emmannulle Seigner ha presentato il nuovo film di Roman Polanski Venere in pelliccia [+leggi anche:
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. In totale, il Filmfest Hamburg propone 151 film da 56 paesi.

“Abbiamo un profilo sempre più politico”, ha enfatizzato Albert Wiederspiel, che ha affidato a Jafar Panahi la cura della retrospettiva di nove classici iraniani. “Il National Film Institute di Teheran ha le copie disponibili ma non è autorizzato a inviarle all’estero. Abbiamo però ricevuto alcuni film direttamente dai produttori iraniani o francesi. È un’occasione unica per vedere una serie concentrata di film vietati in Iran”. Tra questi ci sono Closed Curtain, nuovo film di Jafar Panahi, e Manuscripts Don‘t Burn di Mohammad Rasoulof, che non sarà ad Amburgo perché le autorità iraniane hanno confiscato il suo passaporto al suo ritorno in patria il mese scorso.

Il 21° Filmfest Hamburg si chiuderà con il premiato Omar del palestinese Hany Abu-Assad. Uno dei popolari presentatori della cerimonia di premiazione è Isabella Rossellini, che consegnerà la statuetta alla Miglior Sceneggiatura.

(Tradotto dall'inglese)

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