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INDUSTRIA Europa

Levata di scudi contro la nuova Comunicazione sul cinema

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- 10 organizzazioni internazionali di registi, autori, attori, produttori, esercenti e professionisti video prendono posizione

Levata di scudi contro la nuova Comunicazione sul cinema

Dieci organizzazioni internazionali di registi, autori, attori, produttori, esercenti e professionisti video hanno preso una posizione comune molto ferma contro la nuova Comunicazione della Commissione europea sugli aiuti di Stato a favore delle opere cinematografiche e audiovisive.

Secondo il comunicato, "la condizione di territorializzazione delle spese, secondo cui ogni Stato membro può esigere che fino all'80% del budget totale del film sia speso nello Stato membro che accorda l'aiuto, è stata modificata sostanzialmente. La Commissione propone che gli Stati membri possano soltanto esigere che fino al 160% dell'aiuto accordato sia speso nel territorio che offre il sostegno".  

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Ora, secondo le organizzazioni firmatarie, "lo sviluppo di un'attività dinamica di produzione nel paese che accorda il sostegno è la giustificazione principale dell'aiuto, nell'ordine in cui il paese in questione offre supporto al suo sistema creativo. L’obbligo di territorializzazione di una parte sostanziale delle spese è necessario per mantenere una massa critica di attività. E' particolarmente importante che le industrie tecniche, sostenibili e in buona salute economica, ausiliarie alla creazione, siano mantenute nel paese di produzione".

Inoltre, le 10 organizzazioni rigettano l'argomento giuridico della Commissione secondo cui "gli obblighi di territorializzazione delle spese nei regimi di finanziamento del cinema e dell'audiovisivo rappresentano un problema rispetto alla loro conformità con i principi del mercato interno iscritti nel Trattato". I firmatari giudicano infatti che questa analisi ignori, a torto, la "clausola culturale" introdotta nel Trattato per attenuare le tensioni tra questi principi del mercato interno e le caratteristiche del "mercato della cultura", nello specifico del mercato del film.

Infine, il comunicato lancia l'allarme: "il divieto di territorializzazione delle spese potrebbe condurre a una situazione in cui i sistemi di aiuto alla produzione entrerebbero in concorrenza fra di loro senza che questo porti all'aumento dell'attività o l'investimento nel settore cinematografico e audiovisivo europeo. Contrariamente alle attese della Commissione, questo divieto di territorializzazione della spesa incoraggerà la frammentazione del settore (...) Gli effetti di questo cambiamento sulle politiche di aiuto pubblico degli Stati membri non possono essere che nefasti (...) Se la territorializzazione delle spese, così come definita dalla Comunicazione del 2001, non potrà più essere applicata, gli Stati membri saranno portati a ridurre in maniera significativa, e successivamente a sopprimere, il sostegno finanziario pubblico alla creazione cinematografica, con gravi conseguenze sulla crescita e l'occupazione in questi settori e sulla diversità culturale europea.

Firmatari:

EUROCINEMA – Associazione dei produttori di film e di televisione

FERA – Federazione Europea dei Registi dell'Audiovisivo

FIA – Federazione Internazionale degli Attori

FIAD – Federazione Internazionale delle Associazioni di Distributori di Film

FIAPF - Federazione Internazionale delle associazioni dei produttori di film

FICAM – Federazione delle Industrie del Cinema Audiovisivo Multimedia

IVF - International Video Federation

SAA – Società degli Autori Audiovisivi

UNIC – Unione Internazionale dei Cinema

UNI-MEI – UNI Global Union – Media, Spettacoli, Arti

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(Tradotto dal francese)

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