23/10/2013 - Nel programma della settimana, una commedia multiculturale, un dramma intimista e minimalista sul lutto e un documentario sul quotidiano di una famiglia amazzone

Esce oggi nelle sale belghe Moroccan Gigolos [+leggi anche:
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scheda film] di Ismaël Saïdi. Il film segue il percorso di tre amici d'infanzia decisi ad aprire un bar a Bruxelles. Il problema è che costa molto, e non si può dire che il proprietario del locale renda loro le cose più facili. Sommersi dai debiti, intravedono un mezzo rapido, o quantomeno efficace, per fare soldi: vendere le proprie grazie a donne mature in cerca di piaceri proibiti e anche un po' esotici. Ovviamente, le cose non andranno come previsto e i loro piani, come la loro amicizia, saranno messi a dura prova.

Le commedie sono rare nel panorama audiovisivo belga francofono, e bisogna riconoscere la determinazione del regista e del suo produttore (Jean-Yves Roubin per FraKas) che hanno lottato per portare a termine il progetto. Cosa insolita per un film francofono, la distribuzione è gestita da Kinepolis, che lancia la pellicola in una quindicina di sale a Bruxelles e in Vallonia (così come ad Anversa), offrendogli una buona visibilità.

Su un altro registro, troviamo la nuova opera di Caroline Strubbe, secondo capitolo di una trilogia sugli amori impossibili e il lutto. I’m the Same, I’m an Other [+leggi anche:
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scheda film] riprende il racconto laddove Lost Persons Area [+leggi anche:
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scheda film] si era fermato. Ritroviamo Tess, che ha perso da poco i suoi genitori, e Szabolcs, l’amante ungherese di sua madre, con cui condivide il lutto. Una volta ancora, Strubbe sviluppa un cinema del dettaglio, del silenzio, intimista e minimalista. Il film esce in quattro sale a Bruxelles e nelle Fiandre.

Infine, da notare l'uscita a Bruxelles e a Mons (la distribuzione è spalmata su diverse settimane) del documentario Sobre las brasas [+leggi anche:
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scheda film] di Bénédicte Liénard e Mary Jiménez, che segue nel cuore dell'Amazzonia il quotidiano di Nancy, che produce carbone per sopravvivere e per mantenere l'equilibrio fra le tre generazioni della famiglia.

(Tradotto dal francese)