Il cinema europeo in tutte le sue sfumature
- In arrivo interessanti novità firmate Tavernier, Provost, Doillon, Offenstein, Curtis e Glasner, e le coproduzioni di Puenzo e i fratelli Coen

Sulla scia di due settimane di vacanze scolastiche in cui la frequentazione delle sale francesi è decollata grazie a un'offerta di film interessante stimolata dalla coproduzione americano-britannica Gravity (2,4 milioni di entrate in 12 giorni) e la sorpresa francese 9 mois ferme (1,27 milioni di spettatori in 19 giorni), questo mercoledì vede arrivare una nuova ondata di novità europee di qualità.
La produzione nazionale brilla in particolare con Quai d'Orsay [+leggi anche:
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scheda film] di Bertrand Tavernier, premio della miglior sceneggiatura e premio Fipresci a San Sebastian, lanciato da Pathé in 424 cinema.
Ampia uscita, in 561 sale via Gaumont, anche per In solitario [+leggi anche:
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intervista: Jean Cottin
scheda film] di Christophe Offenstein con François Cluzet nei panni di un navigatore intorno al mondo (leggi l'articolo e l'intervista al produttore Jean Cottin).
La critica sostiene anche la coproduzione franco-belga Violette [+leggi anche:
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scheda film] di Martin Provost (leggi l'articolo), presentata in prima mondiale a Toronto con Emmanuelle Devos, Sandrine Kiberlain e Olivier Gourmet nel cast (Diaphana Distribution in 160 copie).
Jacques Doillon dimostra di non aver perduto una briciola del suo talento con Mes séances de lutte [+leggi anche:
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scheda film], presentato al Panorama della Berlinale (leggi la recensione - KMBO in 16 copie).
Il cinema europeo non nazionale non manca di pezzi forti con Questione di tempo [+leggi anche:
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scheda film] del britannico Richard Curtis (presentato a Locarno e premio del miglior film europeo a San Sebastian - Universal Pictures in 210 cinema), Mercy [+leggi anche:
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intervista: Matthias Glasner
scheda film] del tedesco Matthias Glasner (ammirato in concorso l'anno scorso a Berlino - Jour2Fête in 10 copie) e Wakolda [+leggi anche:
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scheda film] di Lucia Puenzo, coproduzione tra Argentina, Francia, Spagna e Norvegia, in vetrina al Certain Regard di Cannes lo scorso maggio (leggi la recensione - Pyramide in 40 copie).
Si segnala infine il lungometraggio americano-francese Inside Llewyn Davis di Ethan e Joel Coen, Grand Prix del Festival di Cannes 2013 (distribuito dal suo coproduttore StudioCanal in 356 sale), ma anche due documentari: lo svizzero-indiano Sadhu di Gaël Métroz (Urban Distribution) e il francese Les jours heureux di Gilles Perret (distribuzione La Vaka Prod).
(Tradotto dal francese)
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