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THE BUSINESS STREET 2013

La Cina sbarca a Roma

di 

- Il China Day si apre oggi con una sessione di pitching e co-produzione che include i nuovi progetti dei filmmaker italiani Maurizio Sciarra, Giuseppe Capotondi e Luca Miniero

La Cina sbarca a Roma
Tsui Hark, vincitore del Maverick Director Award

Oggi e domani sono China Day a The Business Street, sezione per l’industria del Festival Internazionale del Film di Roma. Una serie di eventi, con incontri, pitching e proiezioni, attende produttori, distributori e rappresentanti della finanza e della politica italiani e del gigante asiatico.

L’evento, coordinato da Giorgio Gosetti con il Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE), Ministero dei Beni e delle Attività Culturali (MiBAC), ANICAIstituto Luce — Cinecittà, Unefa, ICE e CSC (Scuola Nazionale di Cinema), intende promuovere la collaborazione tra compagnie e artisti italiani e cinesi. Grazie al Trattato di Co-produzione siglato da entrambi i governi nel 2012, viene offerta ora la prima vera occasione per migliorare lo scambio culturale e professionale tra le due industrie cinematografiche.

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Il China Day si apre oggi con una sessione di pitching & co-produzione che include i nuovi progetti dei filmmaker italiani Maurizio Sciarra, Giuseppe Capotondi e Luca Miniero.

In serata, il Maverick Director Award sarà consegnato al grande regista cinese Tsui Hark, che presenterà il suo nuovo film, Young Detective Dee: Rise of the Sea Dragon 3D.

Domani all’Auditorium Parco della Musica si terrà un workshop con casi di studio sulla co-produzione.

Il programma si chiuderà domenica con la proiezione di gala di The White Storm (Sou Duk) di Benny Chan.

Giorgio Gosetti, coordinatore del progetto, ha dichiarato: “C’è un grande impegno creativo da entrambe le parti per lo sviluppo di progetti congiunti che facciano da ponte tra le due culture e le due industrie cinematografiche. È naturalmente solo il primo passo, e credo sia molto il lavoro da fare nella diversificazione dei progetti, affinché il pubblico di entrambi i paesi possa sperimentare modi di vivere, passioni e sentimenti apparentemente lontani. Il Progetto Cina che ho coordinato vuole però guardare oltre, e sono certo che la collaborazione con la Fondazione Italia-Cina e l’incontro con i principali stakeholder pubblici e privati della nostra industria siano un grande risultato”.

Marco Muller, direttore artistico del Festival del Film di Roma: “Dopo la sigla del Trattato di Co-produzione, la Cina è più vicina all’Italia. Il cinema italiano ha una lunga relazione con la cultura e la popolazione di questo grande e antico paese. Sin dal 1978, l’Italia è il paese europeo che ha guardato e studiato il cinema cinese in modo regolare e sistematico. Registi e produttori sono stati incoraggiati a sviluppare progetti che unissero le due industrie, si pensi alle recenti esperienze di Maria Grazia Cucinotta e Luca Barbareschi. Non siamo quindi nella fase di sperimentazione di questa relazione: lo scambio artistico, industriale e commerciale tra i nostri paesi è una realtà viva e versatile”.

Riccardo Tozzi, presidente di ANICA: “La Cina è interessata alla relazione con l’Europa, e direi in special modo con l’Italia, percepita come paese leader nel campo della cultura. Il Progetto Cina è un progetto a medio termine e non un evento singolo e isolato, e prevede contatti istituzionali, facilitazioni per professionisti del cinema, supporto alla distribuzione di film italiani in Cina e la conoscenza reciproca attraverso la partecipazione congiunta a festival ed eventi come il China Day. Penso che nessun festival al mondo abbia mai ricevuto una delegazione così ampia e qualificata dell’industria cinese”.

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