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BOX OFFICE Italia

Zalone supera tutti. La Siae: cinema in lieve ripresa

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- Sole a catinelle insegue Avatar e viene richiesto dal mercato estero. I dati Siae rivelano un aumento degli ingressi nel primo semestre

Zalone supera tutti. La Siae: cinema in lieve ripresa
Sole a catinelle di Checco Zalone

Dopo il record di due anni fa con Che bella giornata [+leggi anche:
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(43,47 milioni), l'attore Checco Zalone batte se stesso e supera tutti i record raggiungendo quota 44,16 milioni con Sole a catinelle [+leggi anche:
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, diretto da Gennaro Nunziante.

Uscito il 31 ottobre, Sole a catinelle, è il terzo incasso italiano di sempre dopo i due film di James Cameron, Avatar (65,67 milioni) e Titanic (50,22 milioni). "Crediamo che il tetto dei 55 milioni sia alla portata di questo film, che in queste settimane ha riacceso l'attenzione e l'interesse del grande pubblico verso il cinema", spiega il produttore del film, Pietro Valsecchi di TaoDue.

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Secondo Valsecchi, "a testimoniare l'eccezionalità del fenomeno Zalone, c'è anche l'interesse che abbiamo riscontrato in molti importanti operatori internazionali, per i quali stiamo preparando copie sottotitolate. Anche questo è un elemento che ci inorgoglisce e dimostra come la strada migliore per essere globali sia quella di avere un forte radicamento locale".

Ieri sono stati presentati i dati dell' Osservatorio dello Spettacolo SIAE (la società  degli autori e degli editori) relativi al primo semestre 2013.

Nella prima metà di quest'anno le sale cinematografiche sono in lieve ripresa, con un aumento degli ingressi al botteghino (+3,95%) e un calo del prezzo medio (-4,63%) dovuto alla minore presenza di film in 3D a biglietto maggiorato, e alle promozioni attuate in determinati giorni della settimana.

La riduzione del prezzo fa scendere dello 0,86% la spesa al botteghino, mentre l'aumento degli ingressi contribuisce a una crescita della spesa del pubblico (che include anche le consumazioni in sala) con un +5,01%.

La concentrazione di incassi è però su pochi titoli, soprattutto per i film italiani (vedi appunto il fenomeno Zalone) e la situazione è aggravata da quel 60% delle sale non ancora attrezzate per il digitale.

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