email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

DAVID 2003 I premi

Da Ozpetek a Muccino, vincitori e vinti

di 

- Cinque statuette a La finestra di fronte del regista turco-italiano. Premiati anche Avati, Polanski e Procacci per Respiro di Crialese. Tre riconoscimenti a El Alamein. E la giuria si scorda di Ricordati di me

TUTTI I VINCITORI

E' stato un David di Donatello 2003 generoso un po' con tutti i favoriti, tranne che con uno. Alla 48esima edizione dei premi al cinema italiano, ieri sera all'Auditorium di Roma, è rimasto a bocca asciutta Gabriele Muccino, coccolato da buona parte della critica, premiato dal pubblico in sala e candidato a 10 statuette per Ricordati di me [+leggi anche:
trailer
scheda film
]
. A fargli lo sgambetto Pupi Avati (miglior regia per Il cuore altrove), ma soprattutto La finestra di fronte [+leggi anche:
trailer
intervista: Ferzan Ozpetek
scheda film
]
di Ferzan Ozpetek, che si è aggiudicato 5 premi: il miglior film dell'anno, le migliori interpretazioni (a Massimo Girotti, scomparso alla fine delle riprese, e Giovanna Mezzogiorno), le musiche e il David Scuola assegnato dagli studenti. Particolarmente sensibile la giuria di quest'anno con chi (pochi in verità) ha raccontato con diverse sfumature la tragedia della guerra. Si spiegano anche così i premi al film di Ozpetek, con una storia sospesa tra il presente e la memoria del passato, a Il pianista [+leggi anche:
trailer
scheda film
]
di Roman Polanski, per il miglior film straniero, e ad El Alamein di Enzo Monteleone (migliore fotografia, miglior montaggio e miglior fonico di presa diretta).

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)
Hot docs EFP inside

Bene anche Matteo Garrone, l'outsider che partiva da nove candidature, premiato per l'originalità della sceneggiatura de L'imbalsamatore e per la grande interpretazione di Ernesto Mahieux (migliore attore non protagonista). Per il suo ruolo in L'ora di religione [+leggi anche:
trailer
scheda film
]
di Marco Bellocchio, che aveva sollevato polemiche a non finire alla sua uscita, Piera Degli Esposti ha vinto, invece, la statuetta come miglior attrice protagonista.

Il David di Donatello si è ricordato anche dei grandi che se ne sono andati e, oltre a celebrare Massimo Girotti con la statuetta postuma e Alberto Sordi con molti omaggi durante la serata, ha premiato Danilo Donati per le scenografie e i costumi di Pinocchio [+leggi anche:
trailer
scheda film
]
. Per le nuove leve è salito sul podio dei vincitori Daniele Vicari con Velocità Massima (miglior regista esordiente), mentre un'altra giovane promessa, Emanuele Crialese con il bellissimo Respiro [+leggi anche:
trailer
scheda film
]
, ha regalato a Domenico Procacci il premio al miglior produttore. Mai meritato come quest'anno: il capo della Fandango aveva infatti accumulato qualcosa come 25 candidature per i suoi quattro film (Respiro, L'imbalsamatore, Ricordati di me e Velocità Massima). Meglio di tutti, anche di Harvey Weinstein, il boss della Miramax.

E, infine, il David alla carriera a Gregory Peck, a cinquant'anni esatti da Vacanze Romane e il premio speciale a Isabelle Huppert che ha guardato al domani: “Mi auguro che ci sia un grande futuro per il cinema europeo”. Ed è anche questa la prospettiva dell'ente David di Donatello: dal prossimo anno sarà gemellato con i Goya, i César e i Bafta britannici per premiare il miglior film europeo.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Privacy Policy