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GIJON 2013

Ida trionfa a Gijón con cinque premi

di 

- L’evento asturiano ha assegnato diversi premi al film di Pawel Pawlikoski sulle ferite del passato, girato nella sua Polonia natale, con protagonisti due personaggi femminili

Ida trionfa a Gijón con cinque premi
Ida di Pawel Pawlikowski

Patrice Leconte, il cui ultimo film, Une promesse [+leggi anche:
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, è stato scelto per aprire la 51ma edizione del Festival Internazionale di Gijon, ha riconosciuto, nel suo ruolo di presidente di giuria, il suo fascino e la sua attrazione verso Ida [+leggi anche:
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intervista: Pawel Pawlikowski
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. Il film, una co-produzione danese-polacca, è stato proiettato all’inizio del festival e ha convinto inmediatamente tutta la giuria, la quale, di fatto, ha pronunciato il suo verdetto all’unanimità, assegnando al film ben quattro premi: “Miglior Film”, “Migliore Attrice” (Agata Kulesza), “Migliore Sceneggiatura” (al regista e alla sua co-sceneggiatrice Rebecca Lenkiewicz) e, infine, il “Prix Gil Parrondo” per la miglior scenografia (Katarzyna Sobanska e Marcel Slanwinski). A questi trofei si è aggiunto il “Premio della giuria giovane”, assegnato da un gruppo di spettatori di età compresa tra i 17 e i 25 anni. Lo stesso premio è stato assegnato anche al cortometraggio italiano La prima legge di Newton di Piero Messina.

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Il resto dei candidati sono stati un po’ eclissati dal trionfo incontestato del sesto lungometraggio di finzione di Pawlikowski, già premiato a Gijon nel 2000 per The Last Resort e omaggiato da una retrospettiva personale all’interno della 45ma edizione del festival asturiano. Il premio “Miglior attore” è andato a Alexandre Landry per il suo lavoro nel film canadese Gabrielle, mentre quello “Miglior regista” è stato assegnato al nordamericano Jeremy Saulnier per il suo talento di narratore nel violento Blue Ruin.

Il “Premio speciale della giuria" ha ricompensato il film messicano intimista Los insólitos peces gato [+leggi anche:
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di Claudia Sainte-Luce (già premiata come migliore rivelazione a Toronto), mentre il “Premio del pubblico del festival” ha messo in evidenza lo sconvolgente dramma sudafricano Little One di Darrell James Roodt. Il premio FIPRESCI è stato attribuito alla coproduzione franco-belga Henri [+leggi anche:
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intervista: Yolande Moreau
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, primo lungometraggio realizzato in solitario dall’eccellente attrice e sceneggiatrice Yolande Moreau.

La giuria per i cortometraggi ha eletto come migliori film, ex aequo, il film svizzero Pavaneh di Talkhon Hamzavi e il film francese Cargo cult di Bastien Dubois. In questa categoria, il premio per la migliore regia è andato alla danese Kira Richards Hansen per Fucking Tos, quello della migliore sceneggiatura a Luminita del portoghese André Marqués. Gijon è sempre stata molto attenta ai debuttanti, a quei giovani talenti destinati a passare un giorno in competizione ufficiale.

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(Tradotto dallo spagnolo)

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