email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

PROMOZIONE Italia

Dalla pubblicità alla web reputation: come comunicare film e sala

di 

- Come cambia la comunicazione del cinema con l’utilizzo delle nuove tecnologie. Di questo si è parlato nel corso di un seminario promosso dall’Anec, alle Giornate Professionali di Cinema a Sorrento

Dalla pubblicità alla web reputation: come comunicare film e sala

La promozione dei film e della sala tramite l’utilizzo delle nuove tecnologie. Come cambia la comunicazione del cinema. E’ stato questo il tema del seminario, promosso dall’Anec, che si è svolto il 4 novembre alle Giornate Professionali di Cinema a Sorrento. In particolare, è stato analizzato il passaggio dalla pubblicità tradizionale alla “web reputation”, la reputazione digitale, ossia quello che si dice su Internet dell’attività di un’azienda.

“Oggi il consumatore non è più un recettore passivo di informazioni: attraverso i social network è infatti in grado di influenzare i gusti di altre persone. Un’azienda, e quindi anche un esercizio cinematografico, deve occuparsi di questa trasformazione, imparando a gestire la propria reputazione su Internet” ha affermato Francesco Santalucia, vicepresidente Anec nazionale e presidente Anec Puglia e Basilicata, spiegando perché l’associazione ha deciso di affrontare questo tema e ricordando che attualmente sono 37 milioni gli utenti di Internet, aumentati negli ultimi 5 anni del 20%.

A confermare quanto sia cambiata la comunicazione in pochissimo tempo è stato Dino Amenduni dell’agenzia Proforma di Bari che si occupa di comunicazione d’impresa, politica e istituzionale, impegnata fino a ieri nella campagna di Matteo Renzi per le primarie del Pd. “Oggi è più importante che la gente parli bene di voi sul web, piuttosto che si fermi davanti ad un vostro manifesto pubblicitario e dica quanto è bello” ha detto Amenduni che, intervenendo al seminario, ha spiegato il comportamento informativo e d’acquisto dei consumatori italiani e, in particolare, il peso dei social network nella “dieta mediatica”. Partendo dai dati di un’indagine del Censis, il consulente di Proforma ha sottolineato che dal 2007 al 2013 i mezzi di comunicazione che hanno tenuto sono tv e radio, mentre sono in crisi i quotidiani che hanno registrato un calo del 20% dei lettori. Gli utenti di Internet sono il 63,5% degli italiani e il 40% possiede uno smartphone ed è quindi in grado di andare in rete in ogni momento. Un italiano su due ha almeno un profilo sui social media, quota che sale all’80% tra gli under 30. Otto milioni gli italiani di età inferiore ai 30 anni che hanno smesso di leggere la carta stampata o che non inizieranno mai a leggerla. Nel 2014 sarà maggiore il numero di italiani che si informa su Facebook piuttosto che sulla carta stampata. L’attività più frequente degli italiani su Internet è cercare informazioni sulle aziende. “Se non si è online si perde questa opportunità. Dobbiamo essere in grado di comunicare sette giorni su sette perché se non lo facciamo noi lo faranno gli altri, magari per stroncarci” ha detto Amenduni. Tra i social network, gli italiani che utilizzano Facebook sono il 37,6%, quelli che utilizzano Twitter il 6,5%.

Per quanto riguarda più nello specifico la comunicazione online delle sale cinematografiche, Amenduni ha proposto alcuni consigli agli esercenti: realizzare un sito Internet che sia il centro di una comunità dove organizzare sondaggi online, far conoscere i consumatori con eventi dedicati agli iscritti alle newsletter, utilizzare i social media per premialità speciali (ad es. biglietti gratis in cambio di attivazioni); attivare post sponsorizzati su Facebook, ovvero pubblicare notizie, ad esempio su un film in uscita o un evento, che motivi l’utente a condividerla sulla propria pagina FB e quindi aumentare la visibilità di quel contenuto; mettere in connessione gli iscritti alla newsletter o all’area riservata del sito, affinché, ad esempio, si organizzino per raggiungere insieme il cinema, utilizzando una sola auto.

Per spiegare quanto possano essere efficaci le nuove tecnologie nella comunicazione cinematografica, è intervenuto anche Gabriele D’Andrea  responsabile marketing della Lucky Red, che ha descritto il lancio del film Bling Ringdi Sofia Coppola, incentrato soprattutto sull’utilizzo dei social network. D’Andrea si è confrontato con l’esigenza di trasformare la “reputazione” negativa del film, diffusasi su Internet dopo gli scarsi risultati registrati al box office Usa. Per fare questo sono stati utilizzati diversi canali, da Facebook, la cui gestione è stata affidata ad una blogger appassionata di Emma Watson, protagonista del film, al trailer su Youtube che ha avuto più di un milione di visualizzazioni, a Instagram, dove le fun del film sono state inviate a postare foto che le ritraggono vestite come le protagoniste. E’ stata coinvolta nella promozione la ginnasta italiana Carlotta Ferlito, membro della squadra nazionale che ha partecipato alle Olimpiadi di Londra 2012, divenuta famosa tra le più giovani per aver partecipato alle prime tre stagioni di un docu-reality televisivo trasmesso da Mtv. Sono stati realizzati diversi concorsi su Internet attraverso i vari sponsor: Sephora, Mtv, Rds, Uci Cinemas, Spartoo.it. Tutto ciò ha permesso di trasformare la “reputazione” del film da negativa a positiva, consentendogli di realizzare in Italia il secondo incasso a livello mondiale, dopo gli Stati Uniti.

Per proseguire ad affrontare il tema della promozione del film e della sala, dopo il seminario svoltosi a Sorrento, la società Proforma si è resa disponibile a partecipare ad incontri anche nelle sezioni territoriali dell’Anec interessate.

La presentazione di Amenduni a Sorrento è disponibile su www.slideshare.net/doonie

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Privacy Policy