Pierre Lescure nuovo presidente
- Al termine di una carriera che lascia il segno nella storia della Croisette, Gilles Jacob cede la presidenza della celebre manifestazione dal 1° luglio

E' arrivata oggi la conferma ufficiale di una notizia che aveva tutta l'aria di un'incoronazione programmata: Pierre Lescure succederà alla presidenza del Festival di Cannes a Gilles Jacob. Quest'ultimo lascia un'impronta profonda nella storia della più prestigiosa manifestazione cinematografica mondiale giacché vi era stato nominato delegato generale nel 1977 prima di diventarne presidente nel 2001.
Il passaggio di poteri avverrà il 1° luglio, quindi Jacob presiederà ancora la 67ma edizione del Festival dal 14 al 25 maggio 2014. Thierry Frémaux è confermato delegato generale, e resta da vedere come funzionerà il suo futuro binomio con Pierre Lescure, in particolare sul terreno della selezione.
Nato nel 1945, Pierre Lescure ha debuttato come giornalista radiofonico nel 1965. Divenuto rapidamente presentatore e responsabile delle trasmissioni, passa nel 1972 alla televisione dove conduce per due anni il telegiornale. Dopo un ritorno in radio come caporedattore aggiunto di RMC e direttore dei programmi di Europe 1, torna al piccolo schermo, crea la trasmissione Les enfants du rock ed è nominato direttore dei programmi di Antenne 2.
Nel 1984, comincia l'avventura in un nuovo canale il cui destino è strettamente legato al finanziamento del cinema francese: Canal+. Dapprima direttore, poi direttore generale nel 1986, Pierre Lescure prende il comando nel 1996. Divenuto nel 2000 condirettore generale di Vivendi Universal dopo la fusione tra Vivendi e Seagram, viene scalzato bruscamente nel 2002 da Jean-Marie Messier (che cadrà poco dopo).
Negli ultimi dieci anni, Pierre Lescure ha alternato attività televisive, teatrali (direzione e programmazione del Théâtre Marigny) ed economiche (amministratore presso Havas et Nagra, membro del comitato di vigilanza del gruppo Lagardère). Su richiesta del presidente della Repubblica, ha stilato l'anno scorso un rapporto intitolato Contributions aux politiques culturelles à l'ère numérique (Contributi alle politiche culturali in era digitale) e ha anche presieduto a titolo eccezionale gli Incontri di Digione 2013 organizzati dall'ARP. In tale occasione, aveva sottolineato la necessità di riformare il sistema francese: "Non taglieremo per adattarci al big-bang in corso. La macchina del cinema ha bisogno di tempo. Non c'è cosa più pericolosa che adattarsi nell'emergenza". Porterà questo stesso spirito sulla Croisette? E' tutto da vedere.
(Tradotto dal francese)
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