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IFFR 2014

L’auto-esplorazione come tentativo di vivere in Happily Ever After

di 

- Divertente e senza compromessi, il film mostra una regista che ricostruisce le precedenti relazioni per tutta l’Europa

L’auto-esplorazione come tentativo di vivere in Happily Ever After

L’esordio della croata Tatjana Božić è un’auto-esplorazione in forma di documentario sulla ricerca dell’amore. Divertente e senza compromessi, il film mostra la regista che ricostruisce le sue precedenti relazioni e arriva facilmente al pubblico con un tema nel quale tutti possono riconoscersi.

A partire dall’attuale fidanzato olandese, Rogier, col quale ha un figlio, e indietro alla ricerca degli ex a Mosca, Amburgo, Zagabria e Londra, Božić filma i suoi nuovi incontri con uomini con i quali è stata in 18 anni. È così con un moscovita, perso a causa di un’altra  Tatjana: le due hanno una relazione amichevole, la stessa che la regista ha con le altre donne collegate ai suoi ex, prima o dopo di lei.

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Il film è una sorta di odissea (il titolo croato è infatti Odissea d‘Amore) attraverso la vita amorosa di Božić. Come molti, la regista cercava il "vero amore", ma il film esplora la domanda su cosa voglia dire “vero” in una relazione romantica: in una storia d’amore quanto va lontano la realtà, e cos’è poi la realtà, quali sono le nostre aspettative e quanto sono diverse dalle idee dell’altro su come le cose dovrebbero funzionare?

La regista non risponde ovviamente in maniera definita, e non ci sono soluzioni semplici a meno che non si accetti il consiglio di una sua amica russa, autrice di sette libri di auto-aiuto sull’amore, che pronuncia alcune delle battute più divertenti del film. Forse però  Božić ha inavvertitamente raggiunto una parte della soluzione: la sua relazione con Rogier, tutta rose e fiori all’inizio, è in stallo ora che hanno un bambino, ma funziona ancora. Rogier la aiuta col film, e i Paesi Bassi offrono moltissime opzioni per una coppia separata con un figlio.

Il fatto che Božić sia nata in Croazia e parli di fidanzati da tutta Europa offre interessanti riferimenti culturali e infonde al film un aspetto più ampio, non meno importante, che è poi il suo tema centrale. È un film molto personale e molto aperto nello stesso tempo, in grado di trovare spazio anche fuori dal circuito festivaliero con il distributore giusto.

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è co-prodotto dalle olandesi IKON e JwdV Film e la croata Factum.

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(Tradotto dall'inglese)

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