31/01/2014 - Un nuovo film estone raccoglie i lavori di sei nuovi filmmaker in un’antologia provocatoria e ben fatta

L’ultima antologia di corti uscita nei cinema estoni dopo Karikakramäng II (Daisy Petal Game II) del 2013 mostra al pubblico i lavori di giovani filmmaker e riflette su una tendenza generale dei distributori internazionali: presentare con uscite di sala limitate delle antologie di corti. Anche se spesso molto diversi, i corti di No One But You (Mitte Keegi Peale Sinu) – sei racconti di persone che devono affrontare le scelte fatte - funzionano bene come raccolta di varie storie e come presentazione al pubblico delle opere di sei giovani registi estoni.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

Tra i migliori ci sono Mai di Maria Reinup, nel quale una giovane donna su un autobus affronta una scelta morale in una situazione complessa. Una storia semplice raccontata con aplomb e competenza (soprattutto se si considera che è stata girata su un autobus), e il risultato è molto coinvolgente. Ancora molto semplice ma ugualmente interessante è Olga di Kaur Kokk, storia di un duro parcheggiatore che riesce ad essere l’esempio perfetto di come presentare al pubblico una narrazione ricca attraverso assenze e silenzi. Gli altri film sono Pussy diTriin Ruumet – dramma noir intelligente ma cupo, Distance di Janno Jürgens, storia in bianco e nero visivamente impressionante, Ivan’s Day di Ivan Pavljutskov, nel quale un russo è in vacanza in un villaggio estone e l’elegante e divertente My Condolences di Margus Paju.

Nonostante le variazioni di tono di ciascun film, No One But You è soddisfacente in toto come un ottimo menù in un ristorante. Il film è indubbiamente fresco e riesce in maniera ammirevole non solo come dramma provocatorio ma anche nel suo tentativo di dare visibilità nelle sale ai giovani registi.

(Tradotto dall'inglese)