César: 10 candidature per Tutto sua madre, e Sorrentino tra i nominati
- Il film di Guillaume Gallienne supera La vita di Adele, Lo sconosciuto del lago, 9 mois ferme e Venere in pelliccia. La grande bellezza in lizza per il miglior film straniero

Con 10 nomination, Tutto sua madre [+leggi anche: 
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scheda film], primo lungometraggio di Guillaume Gallienne, attrazione della Quinzaine des réalisateurs cannense e successo nelle sale (2,4 milioni di entrate in Francia), domina la lista dei selezionati ai César 2014 che saranno consegnati il 28 febbraio.
Seguono con otto nomination ciascuno altri due film presentati sulla Croisette: la Palma d'Oro La vita di Adele [+leggi anche: 
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intervista: Abdellatif Kechiche
scheda film] di Abdellatif Kechiche e Lo sconosciuto del lago [+leggi anche: 
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intervista: Alain Guiraudie
scheda film] di Alain Guiraudie. Arrivano poi 9 mois ferme di Albert Dupontel e Venere in pelliccia [+leggi anche: 
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intervista: Roman Polanski
scheda film] di Roman Polanski con sei nomination ciascuno. Questi cinque lungometraggi sono in lizza per il César del miglior film con Jimmy P. (Psychotherapy of a Plains Indian) [+leggi anche: 
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intervista: Arnaud Desplechin
scheda film] di Arnaud Desplechin e Il passato [+leggi anche: 
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scheda film] di Asghar Farhadi.
Tra i sette pretendenti alla corona di miglior attrice figurano quattro ex vincitrici: Catherine Deneuve (incoronata nel 1981 e 1992) in corsa con Elle s'en va [+leggi anche: 
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scheda film], Fanny Ardant (vincitrice nel 1997) per Les beaux jours [+leggi anche: 
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scheda film], Bérenice Bejo (vincitrice nel 2012) con Il passato e Sara Forestier (premiata nel 2011) per Suzanne [+leggi anche: 
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intervista: Katell Quillévéré
scheda film]. Li accompagnano Sandrine Kiberlain (nominata nel 1999 e 2010) con 9 mois ferme e due attrici presenti per la prima volta in questa categoria: Emmanuelle Seigner per Venere in pelliccia e Léa Seydoux con La vita di Adele.
Sul fronte maschile, il titolo sarà conteso da sette attori tra cui ex duplici vincitori: Michel Bouquet (vincitore nel 2002 e 2006) in lizza per Renoir e Mathieu Amalric (premiato nel 2005 e 2008) in corsa per Venere in pelliccia. Se la vedranno con Albert Dupontel (terza nomination dopo il 2000 e 2009) per 9 mois ferme, Fabrice Luchini (quarta nomination dopo il 1991, 1997 e 2013) per Molière in bicicletta [+leggi anche: 
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scheda film], e due debuttanti a questo livello della competizione: Grégory Gadebois (Mon âme par toi guérie [+leggi anche: 
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scheda film]) e Guillaume Gallienne per Tutto sua madre). La corsa al titolo che sembra molto aperta è completata dal danese Mads Mikkelsen per la sua performance in Michael Kohlhaas [+leggi anche: 
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intervista: Arnaud des Pallières
scheda film].
Si segnalano inoltre le sei nomination raccolte da Michael Kohlhaas di Arnaud des Pallières e le cinque ottenute da Suzanne di Katell Quillévéré. Infine, tra I sette titoli selezionati per il César del miglior film straniero si distinguono La grande bellezza [+leggi anche: 
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intervista: Paolo Sorrentino
scheda film] dell'italiano Paolo Sorrentino, Alabama Monroe [+leggi anche: 
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intervista: Felix van Groeningen
intervista: Felix Van Groeningen
intervista: Felix Van Groeningen
scheda film] del belga Felix Van Groeningen, Dead Man Talking [+leggi anche: 
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scheda film] del suo connazionale Patrick Ridremont e Blancanieves [+leggi anche: 
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intervista: Pablo Berger
scheda film] dello spagnolo Pablo Berger.
Le nomination:
Miglior film
 9 mois ferme
 prodotto da Catherine Bozorgan, diretto da Albert Dupontel
Tutto sua madre
 prodotto da Edouard Weil, Cyril Colbeau-Justin e Jean-Baptiste Dupont, diretto da Guillaume Gallienne
Lo sconosciuto del lago
 prodotto da Sylvie Pialat, diretto da Alain Guiraudie
Jimmy P. (Psychotherapy of a Plains Indian)
 prodotto da Pascal Caucheteux e Grégoire Sorlat, diretto da Arnaud Desplechin
Il passato
 prodotto da Alexandre Mallet-Guy, diretto da Asghar Farhadi
Venere in pelliccia
 prodotto da Robert Benmussa e Alain Sarde, diretto da Roman Polanski
La vita di Adele
 prodotto da Abdellatif Kechiche, Vincent Maraval e Brahim Chioua, diretto da Abdellatif Kechiche
Miglior attrice
 Fanny Ardant – Les beaux jours
 Bérenice Bejo – Il passato
 Catherine Deneuve – Elle s'en va
 Sara Forestier – Suzanne
 Sandrine Kiberlain – 9 mois ferme
 Emmanuelle Seigner – Venere in pelliccia
 Léa Seydoux – La vita di Adele
Miglior attore
 Mathieu Amalric – Venere in pelliccia
 Michel Bouquet – Renoir
 Albert Dupontel – 9 mois ferme 
 Grégory Gadebois – Mon âme par toi guérie
 Guillaume Gallienne – Tutto sua madre
 Fabrice Luchini – Molière in bicicletta
 Mads Mikkelsen – Michael Kohlhaas
Miglior regista
 Albert Dupontel - 9 mois ferme 
 Guillaume Gallienne - Tutto sua madre
 Alain Guiraudie - Lo sconosciuto del lago
 Arnaud Desplechin - Jimmy P. (Psychotherapy of a Plains Indian)
 Abdellatif Kechiche - La vita di Adele
Miglior sceneggiatura originale
 Albert Dupontel - 9 mois ferme 
 Philippe Le Guay - Molière in bicicletta
 Alain Guiraudie - Lo sconosciuto del lago
 Asghar Farhadi  - Il passato
 Katell Quillévéré e Mariette Désert - Suzanne
Miglior adattamento
 Guillaume Gallienne – Tutto sua madre
 Arnaud Desplechin, Julie Peyr e Kent Jones – Jimmy P.
 Antonin Baudry, Christophe Blain e Bertrand Tavernier – Quai d'Orsay
 David Ives e Roman Polanski – Venere in pelliccia
 Abdellatif Kechiche e Ghalya Lacroix – La vita di Adele
Miglior attrice non protagonista 
 Marisa Borini – Un castello in Italia
 Françoise Fabian – Tutto sua madre
 Julie Gayet – Quai d'Orsay
 Adèle Haenel – Suzanne
 Géraldine Pailhas – Giovane e bella
Miglior attore non protagonista
 Niels Arestrup - Quai d'Orsay
 Patrick Chesnais - Les beaux jours
 François Damiens - Suzanne
 Olivier Gourmet - Grand Central
 Patrick d'Assumçao - Lo sconosciuto del lago
Miglior promessa femminile
 Lou de Laâge – Jappeloup
 Pauline Étienne – La religiosa
 Adèle Exarchopoulos – La vita di Adele
 Golshifteh Farahani – Singué Sabour - Pierre de patience
 Marine Vacth – Giovane e bella
Miglior promessa maschile 
 Paul Bartel - Les petits princes
 Pascal Deladonchamps - Lo sconosciuto del lago
 Paul Hamy - Suzanne
 Vincent Macaigne - La fille du 14 juillet
 Nemo Schiffman - Elle s'en va
Miglior opera prima
 La bataille de Solférino – Justine Triet
 La cage dorée – Ruben Alves
 In solitario – Christophe Offenstein
 La fille du 14 juillet – Antonin Peretjatko
 Tutto sua madre – Guillaume Galllienne
Miglior film documentario
 Comment j'ai détesté les maths - Olivier Peyon
 Le dernier des injustes - Claude Lanzmann
 Il était une forêt - Luc Jacquet
 La maison de la radio - Nicolas Philibert
 Sur le chemin de l'école - Pascal Plisson
Miglior fotografia
 Thomas Hardmeier - L'extravagant voyage du jeune et prodigieux T.S. Spivet
 Claire Mathon - Lo sconosciuto del lago
 Jeanne Lapoirie - Mickael Kohlhaas
 Mark Ping bing Lee - Renoir
 Sofian El Fani - La vita di Adele
Miglior montaggio
 Christophe Pinel - 9 mois ferme
 Valérie Deseine - Tutto sua madre
 Jean-Christophe Hym - Lo sconosciuto del lago
 Juliette Welfling - Il passato
 Camille Toubkis, Albertine Lastera e Jean-Marie Lengellé - La vita di Adele
Miglior musica originale
 Jorge Arriagada – Molière in bicicletta
 Loïk Dury e Christophe "Disco" Minck – Casse-tête chinois
 Etienne Charry – Moon Indigo - La schiuma dei giorni
 Martin Wheeler – Michael Kohlhaas
 Alexandre Desplat – Venere in pelliccia
Miglior suono
 Marc-Antoine Beldent, Loïc Prian e Olivier Dô Hùu - Tutto sua madre
 Philippe Grivel e Nathalie Vidal - Lo sconosciuto del lago
 Jean-Pierre Duret, Jean Mallet e Mélissa Petitjean - Michael Kohlhaas
 Lucien Balibar, Nadine Muse e Cyril Holtz - Venere in pelliccia
 Jérôme Chenevoy, Fabien Pochet e Jean-Paul Hurier - La vita di Adele
Migliori costumi
 Florence Fontaine – Moon Indigo - La schiuma dei giorni
 Madeline Fontaine – L'extravagant voyage du jeune et prodigieux T.S. Spivet
 Olivier Bériot – Tutto sua madre
 Anina Diener – Michael Kohlhaas
 Pascale Chavanne – Renoir
Miglior scenografia
 Stéphane Rozenbaum – Moon Indigo - La schiuma dei giorni
 Aline Bonetto – L'extravagant voyage du jeune et prodigieux T.S. Spivet
 Sylvie Olivé – Tutto sua madre
 Yan Arlaud – Michael Kohlhaas
 Benoît Barouh – Renoir
Miglior lungometraggio d'animazione
 Aya de Yopougon - Marguerite Abouet e Clément Oubrerie
 Loulou, l'incroyable secret - Eric Omond
 Ma maman est en Amérique, elle a rencontré Buffalo Bill - Marc Boréal e Thibaut Chatel
Miglior cortometraggio
 Avant que de tout perdre – Xavier Legrand
 Bambi – Sébastien Lifshitz
 La fugue – Jean-Bernard Marlin
 Les lézards – Vincent Mariette
 Marseille la nuit – Marie Monge
Miglior cortometraggio d'animazione
 Lettre de femmes - Augusto Zanovello
 Mademoiselle Kiki et les Montparnos - Amélie Harrault
Miglior film straniero
 Alabama Monroe - Felix Van Groeningen
 Blancanieves - Pablo Berger
 Blue Jasmine - Woody Allen
 Dead Man Talking - Patrick Ridremont
 Django Unchained - Quentin Tarantino
 La grande bellezza - Paolo Sorrentino
 Gravity - Alfonso Cuaron  
(Tradotto dal francese)
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