Berlinale: Monuments Men a caccia di opere d’arte
- Diretto e interpretato da George Clooney e con un cast di star, il film è stato presentato oggi in concorso alla Berlinale

Protagonista indiscusso del concorso nella terza giornata della Berlinale grazie ad un nutrito cast di superstar capeggiate da George Clooney, nella tripla veste di regista, attore e produttore, Monuments Men [+leggi anche:
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scheda film] si basa su una intrigante storia vera.
Nel 1943, il gruppo Monuments, Fine Arts and Archives, composto da circa 350 intellettuali, curatori e artisti di 13 paesi, fu creato con il sostegno del presidente americano Franklin D. Roosevelt e del generale Eisenhower con l’obiettivo di proteggere e resturare monumenti e opere d’arte danneggiati dai bombardamenti, e recuperare i tesori trafugati dai nazisti durante la guerra.
Alla sua quinta prova dietro la macchina da presa, Clooney adatta insieme allo scrittore e produttore Grant Heslov il libro del filantropo Robert M. Edsel Monuments Men. Eroi alleati, ladri nazisti e la più grande caccia al tesoro della storia, concentrandosi sull’aspetto romanzesco della ricerca di un introvabile tesoro nell’Europa occupata.
II Guerra Mondiale: subito dopo lo sbarco in Normandia, Hitler ordina che le opere d’arte raccolte dall’esercito tedesco non cadano in mano nemica; quello che non potrà essere trasportato sarà distrutto.
Frank Strokes (Clooney), importante storico dell’arte, trova il sostegno del Governo americano in una eroica missione di salvataggio del patrimonio artistico e culturale dell’umanità. Strokes raduna un ristretto gruppo di esperti d’arte più che di guerra (Matt Damon, Bill Murray, John Goodman, Bob Balaban, Hugh Bonneville e il francese Jean Dujardin), e con loro parte per luoghi chiave tra Francia, Belgio e Germania, dove dovranno affrontare le insidie di un doppio fronte: quello nemico dei nazisti e quello amico dei comandanti disinteressati alla causa della cultura.
Ad aiutarli (e a dare una svolta determinante alla storia) sarà però Claire Simon (Cate Blanchett), una donna francese che, lavorando con i generali della SS, ha annotato segretamente la destinazione di numerosi capolavori.
Nel bene e nel male, Monuments Men è l’esemplificazione della grande produzione mainstream hollywoodiana: un cast di professionisti a proprio agio con una sceneggiatura che alterna momenti drammatici, divertenti ed eroici, una colonna sonora magniloquente, tanta post-produzione e un plot che scorre fluido tra poche o nessuna sorpresa.
Girato in Germania (a Berlino e in studio a Potsdam) e nel Regno Unito (nell’Inghilterra meridionale), il film è prodotto da Clooney e Heslov per la loro Smokehouse Production in co-produzione con la inglese Obelisk Productions Ltd e il tedesco Studio Babelsberg. Le vendite mondiali sono curate da Fox2000/Columbia Pictures.
Il film uscirà in Italia il 13 febbraio per 20th Century Fox.
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