Stones For The Rampart: l’ethos messo in discussione
- Prodotto e distribuito da Monolith Films, il nuovo lungometraggio di Robert Glinski arriva oggi nelle sale

Un acceso dibattito mediatico ha preceduto l'uscita oggi nelle sale del nuovo film di Robert Glinski: Stones For The Rampart [+leggi anche:
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scheda film] (Kamienie na Szaniec). Adattamento di un libro scritto e pubblicato per la prima volta nel 1943, il lungometraggio porta a porsi una domanda centrale: ha ancora senso coltivare e sostenere l’ethos di un giovane soldato ed eroe di guerra pronto a sacrificarsi per l'onore e la libertà della sua patria?
Il libro di Aleksander Kaminski, così come il film, racconta le azioni di giovani scout, resistenti e membri del movimento del "Piccolo Sabotaggio", durante l'occupazione tedesca di Varsavia nella Seconda guerra mondiale. Un racconto scritto probabilmente con lo scopo di mobilitare i giovani nella lotta d'opposizione, di incoraggiarli nella loro esposizione al rischio di perdere la vita, di spingerli a combattere e a dar prova di solidarietà nazionale.
Ma Robert Glinski sembra prendere le distanze da questa missione originaria. "Personaggi così granitici non sarebbero autentici. Neanche esistevano", spiega il regista. "Nel mio film, lo spettatore vede ragazzi in carne e ossa, con caratteri molto diversi. Volevo soprattutto mostrare ai giovani che questi ragazzi erano cool, che si amavano, che si facevano scherzi, che erano divertenti, ma allo stesso tempo che sapevano discutere, che avevano degli ideali".
Il film, la cui direzione della fotografia è firmata da Pawel Edelman, ha un fondo molto personale. Robert Glinski lo ha infatti dedicato a sua madre che fu infermiera in uno dei battaglioni più celebri dell'Insurrezione di Varsavia. Lei raccontava in particolare che il primo ferito che curò fu un giovane tedesco che, morendo fra le sue braccia, le parlò di sua madre.
I tre ruoli principali sono stati affidati agli esordienti Tomasz Zietek, Marcel Sabat e Kamil Szeptycki. Al loro fianco figurano attori noti come Danuta Stenka, Artur Zmijewski, Andrzej Chyra, Marian Dziedziel, Olgierd Lukaszewicz, Krzysztof Globisz e Wojciech Zielinski.
Stones For The Rampart è stato prodotto e distribuito in Polonia da Monolith Films.
(Tradotto dal francese)
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