Ida trionfa alle Aquile
- Con quattro trofei, tra cui il titolo di miglior film, il lungometraggio di Pawel Pawlikowski domina i premi annuali del cinema polacco

Già venduto in oltre 30 territori e premiato fra gli altri a Toronto, Gdynia, Varsavia, Londra e Gijón, Ida [+leggi anche:
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intervista: Pawel Pawlikowski
intervista: Pawel Pawlikowski
scheda film] di Pawel Pawlikowski ha raggiunto un obiettivo ancora maggiore aggiudicandosi il titolo di miglior film dell'anno 2013 alla cerimonia delle Aquile dell'Accademia Polacca del Cinema. Il lungometraggio ha ricevuto anche l'Aquila del miglior regista, il trofeo del miglior ruolo protagonista femminile (Agata Kulesza) e quello del miglior montaggio (Jaroslaw Kaminski).
L'altro grande vincitore di questa edizione è Life Feels Good [+leggi anche:
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scheda film] di Maciej Pieprzyca (leggi l'articolo) che è stato incoronato per la sceneggiatura (scritta dal regista), il ruolo protagonista maschile (Dawid Ogrodnik) e i ruoli secondari femminile (Anna Nehrebecka) e maschile (Arkadiusz Jakubik). Il film ha anche ottenuto il premio del pubblico.
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intervista: Joanna Kos Krauze
scheda film] di Joanna Kos Krauze (vedi l'intervista video) e Krzysztof Krauze si è aggiudicato quattro statuette nelle categorie tecniche: fotografia (Krzysztof Ptak e Wojciech Staron), scenografia (Anna Wunderlich), costumi (Barbara Sikorska-Bouffal) e musica (Jan Kanty-Pawluskiewicz).
Da notare inoltre la statuetta di Scoperta dell'Anno attribuita a Bodo Kox per The Girl from the Wardrobe [+leggi anche:
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intervista: Bodo Kox
scheda film], il premio del miglior suono vinto dal duo Guillaume Le Braz - Jacek Hamela per Imagine [+leggi anche:
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scheda film] di Andrzej Jakimowski, l'Aquila del miglior documentario assegnata a Another World di Dorota Kedzierzawska e il titolo di miglior film europeo a Sugar Man [+leggi anche:
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scheda film] dello svedese Malik Bendjelloul (che ha registrato oltre 100 000 entrate in Polonia, un risultato eccezionale per un documentario). Infine, un'Aquila alla carriera è stata attribuita al documentarista Kazimierz Karabasz, regista di oltre 50 film dal 1953, ispiratore di diverse generazioni di documentaristi e creatore della Scuola Polacca del Documentario.
(Tradotto dal francese)
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