Registi e sceneggiatori contro il sottotitolaggio "low cost"
- Oltre 160 grandi nomi del cinema francese sostengono l'ASIF, che denuncia l'emergere di pratiche di basso livello per il sottotitolaggio in inglese

Roman Polanski, Laurent Cantet, Arnaud Desplechin, Bruno Dumont, Olivier Assayas, Mathieu Amalric, Cédric Klapisch, Robert Guédiguian Dany Boon, Alain Guiraudie, Christophe Honoré, Mia Hansen-Love, Rebecca Zlotowski, Anne Fontaine, Philippe Lioret, Lucas Belvaux, Mathieu Delaporte, Alexandre de la Patellière e molti altri. Oltre 160 registi e sceneggiatori francesi hanno manifestato il loro sostegno ai traduttori-adattatori di lingua inglese dell'ASIF (Anglo Subtitlers In France) che si stanno impegnando a difendere il loro mestiere dinanzi all'emergere di pratiche "low cost" guidate principalmente dai laboratori di sottotitolaggio.
In una lettera aperta ai produttori francesi, i cineasti e sceneggiatori sottolineano di dovere in parte il loro successo "sui mercati internazionali, al talento e al lavoro rigoroso dei traduttori di lingua inglese che lavorano in Francia (...) L’evoluzione del cinema verso il digitale ha reso febbrile il mercato del sottotitolaggio. I distributori, i produttori e i laboratori hanno quindi cercato delle soluzioni per ridurre le spese associate alla partecipazione ai festival internazionali e alla promozione dei film all'estero (...) Sempre più spesso, i distributori e i venditori esteri cercano di scaricare le spese di sottotitolaggio sui produttori o cercano in ogni modo di abbassare i prezzi fino a livelli derisori, col rischio di affidare il lavoro a persone poco qualificate. Alcuni laboratori propongono dei forfait "tutto compreso" che includono la parte traduzione (...) Questa pratica ha già fatto danni nel campo del video e della televisione, e se il cinema segue questo modello, è chiaro che alla lunga la qualità della traduzione ne risentirà (...) Rispettare le condizioni di lavoro del traduttore significa rispettare l'opera".
Dal canto suo, l'ASIF ha inviato oggi una lettera al CNC, al Festival di Cannes, a Unifrance, a tutte le associazioni di produttori in Francia (ARP, SPI, SRF, APC, BLOC) e all'ADEF (Associazione degli esportatori di film) per sensibilizzarli sulla deriva in corso e chiedere il loro sostegno: "Dopo aver speso centinaia di migliaia, se non milioni di euro, per produrre un film, cercare il piccolo risparmio sul sottotitolaggio risulta controproducente. Cercare il risparmio vuol dire rischiare di diminuire l'attrattiva del film sui mercati internazionali".
(Tradotto dal francese)
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