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INSTITUZIONI Italia

MiBACT: investimenti giù del 27%. Diminuisce il budget medio

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- I dati sull’andamento del cinema italiano elaborati dal MiBACT e dall’ANICA evidenziano che la più importante fonte d'investimento è quella degli apporti degli investitori esterni

MiBACT: investimenti giù del 27%. Diminuisce il budget medio

Gli investimenti nel settore cinematografico nel 2013 sono calati del 27%, scendendo da 493 milioni di euro a 358 milioni, nonostante la produzione si mantenga stabile per numero di film (167 quelli di nazionalità italiana, erano stati 166 l'anno precedente). In diminuzione dunque il costo medio delle produzioni: i film 100% italiani hanno un budget medio di 1,7 milioni mentre quelli di iniziativa italiana di 1,8 milioni. Diminuiscono soprattutto i film ad alto budget mentre aumentano le opere a bassissimo budget.

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I dati sull’andamento del cinema italiano elaborati dal MiBACT e dall’ANICA (scarica il file PDF) e presentati ieri a Roma evidenziano che la più importante fonte d'investimento è quella degli apporti degli investitori esterni, pari a 42 milioni di euro, 9 milioni in meno rispetto al 2012. Anche le altri componenti “storiche” – FUS e credito d’imposta - sono in calo. Positivo l’aumento dei fondi sovranazionali e dei fondi regionali, questi ultimi evidenziati per la prima volta e giunti a circa 7 milioni di euro.

Il valore del credito d’imposta richiesto, in particolare, si contrae da 60 a 53 milioni, un calo che si spiega in parte con la riduzione dei budget di produzione, di cui il credito è una percentuale. Diminuisce anche il numero dei film per cui esso è richiesto. Unico dato in controtendenza, l’aumento del tax credit distribuzione, da 4 a 5 milioni.

Anche il numero dei passaggi televisivi di film è in lieve calo, così come il numero dei titoli. Il numero dei film italiani programmati dalle tv generaliste in prima serata aumenta da 140 a 164: migliorano Rai1, Rai3, Canale5 e Italia1. Cala invece La7. Spicca Canale5 per il numero di titoli italiani recenti programmati in prima serata (oltre la metà): 36 film su 60 totali vs 11 di Rai3 (valore più alto per Rai). Sull’intera giornata, sono solo 86 i passaggi di film italiani prodotti dopo il 2010 programmati dalle reti generaliste. Oltre la metà dei passaggi si riferisce a titoli italiani di catalogo (1950-1979)

Per quanto riguarda le reti tematiche e satellitari, nel 2013 anche su Sky sono diminuiti passaggi e titoli unici. Per i titoli italiani prevale di gran lunga Mediaset (1073 titoli su 2081, pari al 62% dei titoli italiani programmati), con la parte del leone fatta da Iris. La Rai si ferma a 584 titoli italiani su 1917.

Sul fronte della distribuzione il primo trimestre del 2014 indica un aumento di presenze per i film italiani rispetto al 2013 e al 2012, a parità di quota di mercato del 33%, circa 10 su 30 milioni di biglietti venduti.

La distribuzione per mesi nel 2013 ha visto un miglioramento rispetto al 2012 in quasi tutti i mesi, escluso gennaio. Particolarmente positivo novembre. Da segnalare i risultati dei mesi estivi.

Infine la digitalizzazione degli schermi che è arrivata al 75%, anche qui con una discreta differenza tra territori.

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