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LOCARNO 2014 Concorso

Nuits blanches sur la jetée: la legge dell'amore

di 

- Un nottambulo, una donna sedotta e abbandonata, un cellulare e un faro, questi gli ingredienti del film di Paul Vecchiali in concorso a Locarno

Nuits blanches sur la jetée: la legge dell'amore

Ispirato dai film di Bresson e Visconti, Paul Vecchiali decide di confrontarsi con le Notti Bianche di Dostoevskij. Nel suo adattamento cinematografico, Nuit blanches sur la jetée [+leggi anche:
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, in concorso al 67° Festival del film di Locarno, inserisce dei passaggi di Memorie dal sottosuolo e de L'idiota, nell'intento di evidenziare il masochismo che pervade e accomuna molte opere del grande scrittore russo.

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Ogni sera un nottambulo passeggia sul molo del porto della città dove sta trascorrendo un anno sabbatico. Qui incontra una giovane donna che aspetta l’uomo di cui è innamorata. Durante quattro notti, tanto reali quanto sognate, i due discorrono della vita e dell'amore. Natacha e Fedor si fanno trasportare da Dostoevskij negli anfratti dell'animo umano dove l'amore fa più paura. Come in una danza, volteggiano, si avvicinano, si respingono, si sostengono, e per finire si separano; lasciandoci i fruscii di due anime che si sono sfiorate.

I due personaggi “si nutrono del piacere provocato dalla loro tristezza”, evocando così quel masochismo che, secondo il regista, è un tratto distintivo della psiche e dell'opera di Dostoevskij.

Il film, prodotto da Dialectik, è stato considerato da molti critici “dostoevskiano”, come fieramente riporta Vecchiali in conferenza stampa… il problema è che Dostoevskij non faceva il regista!

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