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SAN SEBASTIAN 2014

FAPAE sottolinea il successo popolare del cinema spagnolo

di 

- Nel suo tradizionale intervento al Festival di San Sebastian, il presidente di FAPAE assicura che in Spagna, nonostante la crisi, la gente va al cinema

FAPAE sottolinea il successo popolare del cinema spagnolo
El niño di Daniel Monzón

Ramón Colom, presidente della Confederazione di Produttori Audiovisivi Spagnoli (FAPAE), affiancato nel suo tradizionale incontro con i media al Festival de San Sebastian da Joxé Portela (vicepresidente di FAPAE e presidente di IBAIA), Carlos Juárez (presidente di EPE-APV) e Raimon Masllorens (presidente di PROA), ha annunciato la pubblicazione sul sito web di FAPAE dei dati sull’esercizio 2013 e ha sottolineato la presenza del cinema spagnolo a San Sebastian: il 40% dei titoli.

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Riguardo al 2014, al 21 settembre la quota di mercato del cinema spagnolo era del 23,6%, la più alta della storia, e si pensa che alla fine dell’anno possa raggiungere il 25%, grazie a uscite come La isla mínima [+leggi anche:
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 e Torrente 5. In compenso, i budget sono scesi da una media di 3 milioni di euro nel 2009 a 1,3 milioni.

Colom ha assicurato che “siamo riusciti a fare cinema commerciale, anche se mi piace chiamarlo popolare, e non vuol dire per forza cattivo cinema” e ha fatto l’esempio di El niño [+leggi anche:
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. “Siamo riusciti a far vedere al pubblico quello che produciamo. Questo si combina con quello che mira ad altro pubblico, come 10.000 km [+leggi anche:
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. Siamo contenti di come va il cinema: bene”, segnala.

Riguardo al congresso del cinema che sarà annunciato questo sabato da Manuel Gutiérrez Aragón, Colom si chiede: “Per parlare di cosa? Se noi del cinema spagnolo normalmente non ci parliamo, non c'è un rapporto continuativo…”, mentre accoglie con favore l’imminente recupero degli aiuti del 2012, anche se mancano 6 dei 39 milioni dovuti dal ministero della Cultura.

Venuta meno la tradizionale presenza di TVE a questo incontro, Colom ha lamentato lo stato deplorevole della televisione pubblica: “Faremo una campagna a suo favore: è patrimonio dei cittadini. E’ da lì che bisogna promuovere il cinema come fanno i privati”. Infine, sull’abbandono di AMA, a luglio, ha concluso: “Siamo aperti a un loro ritorno in FAPAE: non aspettiamo altro”.

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(Tradotto dallo spagnolo)

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