Il World Cinema Fund sbarca in Europa
- Europa Creativa ha dato l'ok al supporto del nuovo WCF Europe per le co-produzioni con partner europei
Appena in tempo per le celebrazioni del suo decimo anniversario, l'iniziativa della Berlinale World Cinema Fund (WCF) espande le sue attività e inizia come WCF Europe dal 2015. Supplementare al già esistente programma di World Cinema Fund, la divisione europea supporterà ulteriori co-produzioni tra produttori europei e registi e produttori delle regioni e i paesi WCF. Le richieste per la misura addizionale dovranno essere effettuate dai produttori europei dei paesi e delle case di produzione dei sotto-programmi MEDIA nelle regioni WCF Europe. I produttori di Ucraina, Bielorussia e Moldavia potranno inoltre accedere al supporto se dimostreranno che stanno già collaborando sul loro attuale progetto con un partner europeo.
Grazie al sostegno del sotto-programma di MEDIA Europa Creativa della Commissione Europea, il WCF Europe avrà un budget totale di €300.000 per il 2015 ed il 2016. L'iniziativa offre anche il supporto di distribuzione a film portati in sala da almeno tre distributori. Tra le condizioni necessarie, si stabilisce che un distributore debba avere sede in Europa o in un'altra regione WCF come Africa, America Latina e Caraibi, Medioriente, Asia Centrale o Sudorientale, o in paesi WCF come Mongolia, Nepal, Bangladesh o Sri Lanka.
Sin dal lancio nel 2004, il WCF ha supportato in totale 119 progetti da 41 paesi, come l'Orso d'Oro della Berlinale 2009 Il canto di Paloma [+leggi anche:
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scheda film] della scrittrice, regista e produttrice peruviana Claudia Llosa e il dramma d'essai Zio Boonmee che si ricorda le vite precedenti [+leggi anche:
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scheda film], col quale lo scrittore, regista e produttore thailandese Apichatpong Weerasethakul ha conquistato la Palma d’Oro al Festival di Cannes nel 2010. Il WCF ha supportato 84 volte la produzione e 35 la distribuzione di film per l'uscita nelle sale tedesche. “Il successo di WCF è la prova della sua attualità, e il suo impegno nel cinema mondiale e la diversità culturale”, ha commentato il direttore della Berlinale Dieter Kosslick.
(Tradotto dall'inglese)
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