I direttori della fotografia brillano a Camerimage
- Al centro della 22ma edizione del noto evento internazionale dedicato ai direttori della fotografia spicca una competizione di 15 film in lizza per la Golden Frog

Presentare opere in cui le immagini e il lavoro dei direttori della fotografia contribuiscono fortemente al modo di raccontare la storia: è l’obiettivo principale del Festival Internazionale Camerimage dell'Arte della Cinematografia che comincia domani e si svolgerà per otto giorni nella città polacca di Bydgoszcz.
L’asse principale della 22ma edizione è la competizione ufficiale che si chiuderà con l’attribuzione dei Golden, Silver e Bronze Frog Awards. Tra i 15 film in lizza per il Grand Prix figurano tre lungometraggi diretti da polacchi: Gods [+leggi anche:
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scheda film] di Lukasz Palkowski (direttore della fotografia: Piotr Sobocinski Jr.), Foreign Body [+leggi anche:
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intervista: Krzysztof Zanussi
scheda film] di Krzysztof Zanussi (immagini: Piotr Niemyjski) e Field of Dogs - Onirica [+leggi anche:
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intervista: Lech Majewski
scheda film] di Lech J. Majewski (direttori della fotografia: il regista stesso e Pawel Tybora).
Anche la produzione britannica è molto ben rappresentata con Fury di David Ayer (fotografia: Roman Vasyanov), Mr. Turner [+leggi anche:
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intervista: Mike Leigh
scheda film] di Mike Leigh (immagini: Dick Pope), Trash [+leggi anche:
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scheda film] di Stephen Daldry (fotografia: Adriano Goldman) e la coproduzione con il Marocco Desert Dancer di Richard Raymond (capo operatore: Carlos Catalan).
Sono in corsa anche My Blind Heart [+leggi anche:
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intervista: Peter Brunner
scheda film] dell’austriaco Peter Brunner (immagini: Franz Dude), Mommy del canadese Xavier Dolan e Wild del suo connazionale Jean-Marc Vallée, Leviathan [+leggi anche:
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scheda film] del russo Andrei Zvyagintsev, Birdman del messicano Alejandro González Ińárritu, Get on Up dell’americano Tate Taylor, Omar dell’olando-palestinese Hany Abu-Assad e Coming Home del cinese Zhang Yimou.
Nel programma di Camerimage spiccano inoltre un Panorama Europeo di 24 titoli (tra cui In the Crosswind [+leggi anche:
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intervista: Martti Helde
intervista: Martti Helde
scheda film] dell’estone Martti Helde, la produzione lituana Tevanik di Jivan Avetysian, il film lettone Oki - In the Middle of the Ocean di Maris Martinsons e At Home [+leggi anche:
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scheda film] del greco Athanasios Karanikolas), un focus sul cinema svizzero (nove film recenti tra cui The Circle [+leggi anche:
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intervista: Stefan Haupt
scheda film] di Stefan Haupt), numerose sezioni competitive (film di scuole di cinema, documentari, cinema polacco, clip, opere prime di direttori della fotografia e registi, 3D), proiezioni speciali (17 lungometraggi) e retrospettive tra cui quelle consacrate al direttore della fotografia franco-americano Caleb Deschanel e alla documentarista britannica Kim Longinotto che riceveranno dei premi alla carriera.
(Tradotto dal francese)
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