Il cinema spagnolo registra il miglior incasso della sua storia
- 123 milioni di euro di incasso e una quota di mercato del 25,5% risollevano lo spirito dell’industria cinematografica spagnola

Il 2014 è stato un anno felice per il cinema spagnolo, almeno dal punto di vista del botteghino. Lo dimostrano i 123 milioni di euro incassati (un 75,3% in più rispetto al 2013), il dato più alto della sua storia. La quota di mercato è stata del 25,5%, una cifra che il settore puntava da anni, ma che non veniva raggiunta dal 1977. E tutto questo quando mancano ancora alcune settimane alla fine dell’anno, per cui la cifra continuerà ad aumentare.
Il grande motore di questo eccezionale risultato è la commedia Ocho apellidos vascos [+leggi anche:
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scheda film] di Emilio Martínez Lázaro, con 56 milioni di euro di incasso e oltre dieci milioni di spettatori, seguita da tre pellicole che sono riuscite a superare il milione di spettatori: El niño [+leggi anche:
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scheda film] di Daniel Monzón (2,7 milioni); Torrente 5: Operación Eurovegas [+leggi anche:
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scheda film] di Santiago Segura (1,8 milioni) e La isla mínima [+leggi anche:
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scheda film] di Javier Fesser (480.000 spettatori in dodici giorni).
Per fare un confronto, nel 2013 solo due produzioni spagnole avevano superato il milione di spettatori (fra cui la coproduzione minoritaria Fast & Furious 6).
Questo risultato, innegabilmente positivo, rischia di zavorrare quelli futuri, giacché è difficile che si converta in norma. Tuttavia, il risultato più importante sarà stato quello di cancellare l’immagine negativa del cinema spagnolo presso il suo pubblico. Il tempo ci dirà se è davvero così.
(Tradotto dallo spagnolo)
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