Timbuktu trionfa ai Lumières
- I titoli di miglior film e miglior regista per Abderrahmane Sissako. Karin Viard e Gaspard Ulliel premiati per l’interpretazione
Attribuiti dai giornalisti stranieri di stanza a Parigi, i 20mi premi Lumières hanno visto ieri sera la vittoria di Timbuktu [+leggi anche:
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scheda film] di Abderrahmane Sissako, incoronato nelle categorie miglior film dell’anno e miglior regista. Svelato in concorso a Cannes e prodotto da Sylvie Pialat per Les Films du Worso con Armada Films, Arte France Cinéma, Orange Studio e l’anticipo sugli incassi del CNC, il lungometraggio distribuito in Francia da Le Pacte (668 000 entrate in otto settimane) è ormai il gran favorito per i César che saranno assegnati il 20 febbraio (leggi la news).
Già premiata nel 2000, Karin Viard si è aggiudicata il Lumière della miglior attrice per le sue performance in La Famille Bélier [+leggi anche:
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scheda film] e Lulu, femme nue [+leggi anche:
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scheda film], mentre Gaspard Ulliel si è aggiudicato il titolo maschile per Saint Laurent [+leggi anche:
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Q&A: Bertrand Bonello
scheda film]. Da segnalare anche i due trofei ottenuti da Les Combattants [+leggi anche:
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intervista: Thomas Cailley
scheda film] di Thomas Cailley: miglior opera prima e premio della miglior promessa maschile (Kevin Azaïs).
Nel complesso, il palmarès mostra un buon equilibrio tra cinema d’autore e film popolari giacché La Famille Bélier (5,5 milioni di entrate in Francia in 47 giorni di programmazione) ha ricevuto un secondo Lumière (Louane Emara, miglior promessa femminile) e la categoria della sceneggiatura è stata conquistata da Philippe de Chauveron e Guy Laurent per Qu’est-ce qu’on a fait au bon Dieu? [+leggi anche:
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scheda film] (12,2 milioni di entrate l’anno scorso).
Da notare infine la vittoria di Due giorni, una notte [+leggi anche:
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intervista: Luc and Jean-Pierre Dardenne
scheda film] dei belgi Jean-Pierre e Luc Dardenne come miglior film francofono (fuori dalla Francia), il premio speciale dell’Accademia assegnato a Bande de filles [+leggi anche:
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intervista: Céline Sciamma
intervista: Céline Sciamma
scheda film] di Céline Sciamma e il premio tecnico CST della miglior fotografia per Rémy Chevrin (A la vie [+leggi anche:
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scheda film]).
(Tradotto dal francese)
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