Timbuktu trionfa ai César
- Il film di Abderrahmane Sissako si aggiudica sette trofei tra cui il titolo di miglior film. Adèle Haenel e Pierre Niney proclamati migliori interpreti

Considerato da molti come il grande trascurato del palmarès del Festival di Cannes 2014, Timbuktu [+leggi anche:
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scheda film] di Abderrahmane Sissako (leggi la recensione) ha schiacciato la concorrenza alla 40ma edizione dei César. Nominato in otto categorie, il lungometraggio è stato proclamato miglior film e si è aggiudicato sette trofei in totale, avendo la meglio anche nelle categorie regista, sceneggiatura, fotografia, suono, montaggio e musica. Prodotto da Sylvie Pialat per Les Films du Worso con Armada Films, Arte France Cinéma, Orange Studio e il sostegno di Canal+ e dell’anticipo sugli incassi del CNC, il film è stato venduto in quasi tutto il mondo da Le Pacte che lo distribuisce nelle sale francesi (già 762 000 entrate in dieci settimane, tuttora sugli schermi).
L'altro vincitore della serata è Les combattants [+leggi anche:
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intervista: Thomas Cailley
scheda film] di Thomas Cailley (recensione e intervista) con tre titoli: miglior attrice per Adèle Haenel (26 anni), miglior opera prima e miglior promessa maschile.
La gioventù ha prevalso tra gli interpreti giacché Pierre Niney (25 anni) ha vinto il César del miglior attore per Yves Saint Laurent [+leggi anche:
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intervista: Jalil Lespert
scheda film].
Si segnala inoltre la vittoria di Kristen Stewart nella categoria miglior attrice non protagonista per Sils Maria [+leggi anche:
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intervista: Charles Gillibert
intervista: Olivier Assayas
scheda film], il titolo di miglior film d'animazioen per Minuscule - La valle delle formiche perdute [+leggi anche:
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scheda film] del duo Thomas Szabo - Hélène Giraud, quello del miglior documentario per Il sale della terra [+leggi anche:
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scheda film] di Wim Wenders e Juliano Ribeiro Salgado e quello del miglior film straniero per Mommy di Xavier Dolan.
Da notare infine che è stato reso un omaggio al compianto Alain Resnais e che un César d'onore è stato consegnato alla star americana Sean Penn.
Il palmarès:
Miglior film
Timbuktu - prodotto da Sylvie Pialat e Etienne Comar, diretto da Abderrahmane Sissako
Miglior attrice
Adèle Haenel - Les combattants
Miglior attore
Pierre Niney - Yves Saint Laurent
Miglior regista
Abderrahmane Sissako - Timbuktu
Miglior sceneggiatura originale
Abderrahmane Sissako e Kessen Tall - Timbuktu
Miglior adattamento
Cyril Gély e Volker Schlöndorff - Diplomatie [+leggi anche:
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Miglior attrice non protagonista
Kristen Stewart - Sils Maria
Miglior attore non protagonista
Reda Kateb - Hippocrate [+leggi anche:
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intervista: Thomas Lilti
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Miglior promessa femminile
Louane Emera - La famille Bélier [+leggi anche:
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Miglior promessa maschile
Kevin Azaïs - Les combattants
Miglior opera prima
Les combattants - Thomas Cailley
Miglior film documentario
Il sale della terra - Wim Wenders e Juliano Ribeiro Salgado
Miglior fotografia
Sofian El Fani - Timbuktu
Miglior montaggio
Nadia Ben Rachid - Timbuktu
Miglior musica originale
Ibrahim Maalouf - Yves Saint Laurent
Miglior suono
Philippe Welsh, Roman Dymny e Thierry Delor - Timbuktu
Migliori costumi
Anaïs Romand - Saint Laurent [+leggi anche:
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Q&A: Bertrand Bonello
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Miglior sceneggiatura
Thierry Flamant – La bella e la bestia [+leggi anche:
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intervista: Léa Seydoux
intervista: Vincent Cassel
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Miglior lungometraggio d'animazione
Minuscule - La valle delle formiche perdute - Thomas Szabo e Hélène Giraud
Miglior cortometraggio
La femme de Rio - Emma Luchini e Nicolas Rey
Miglior cortometraggio d'animazione
Les petits cailloux - Chloé Mazlo
Miglior film straniero
Mommy - Xavier Dolan
(Tradotto dal francese)
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