A Bertrand Tavernier il Leone d’oro alla carriera
- Il pluripremiato regista francese è, secondo il direttore della Mostra Alberto Barbera, “un autore completo, istintivamente anticonformista, coraggiosamente eclettico”
Andrà al regista francese Bertrand Tavernier il Leone d'oro alla carriera della 72^ Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, in programma dal 2 al 12 settembre. "Tavernier è un autore completo, istintivamente anticonformista, coraggiosamente eclettico. L'insieme dei suoi film costituisce un corpus in parte anomalo nel panorama del cinema francese degli ultimi quarant'anni", spiega nelle motivazioni il direttore della Mostra Alberto Barbera. "In Tavernier, l'importanza attribuita alla dimensione artigianale del mestiere si compenetra di altre due componenti: l'amore per il cinema classico americano, del quale ha assimilato la capacità di fare spettacolo senza rinunciare a una dimensione espressiva, e l'innata passione per i temi politici e sociali, che conferiscono al suo cinema caratteristiche personalissime e originali".
Tavernier è stato due volte in concorso alla Mostra di Venezia, nel 1986 con Round Midnight - A mezzanotte circa (Oscar per la colonna sonora e nomination per il protagonista, il sassofonista statunitense Dexter Gordon) e nel 1992 con il poliziesco Legge 627. Ha ricevuto l'Orso d'argento al Festival di Berlino per il suo lungometraggio d'esordio L'orologiaio di Saint-Paul (1974), tratto da Simenon, e sempre a Berlino ha vinto l'Orso d'oro nel 1995 per il poliziesco L'esca. Nel 1984 ha ottenuto il Premio per la miglior regia al Festival di Cannes per Una domenica in campagna. Ha vinto in tutto quattro premi César (l’Oscar francese).
Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.