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FILM Spagna

Hotel Nueva Isla: alla ricerca del tesoro perduto

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- Il documentario co-diretto da Irene Gutierrez e Javier Labrador e girato in un albergo fatiscente a L'Avana esce in Spagna dopo essere passato per vari festival come quello di Rotterdam

Hotel Nueva Isla: alla ricerca del tesoro perduto

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, opera prima della regista di Ceutí Irene Gutiérrez, è una co-produzione ispano-cubana girata tra le mura di un vecchio albergo, un tempo splendido, de L'Avana Vecchia, oggi divenuto l'ombra decadente di ciò che fu, dove vive Jorge de los Rios, ex funzionario dello Stato, con il suo cane e altra gente senza fissa dimora, tra cui Waldo, La Flaca e la piccola a cui insegna a leggere. Vediamo dalla prima scena del film questo Don Chisciotte che non esce da ciò che una volta era l'hotel Nueva Isla per cercare qualcosa nel tetto di uno dei suoi piani distrutti. Il rumore della città invade la sequenza mentre assistiamo alla perseveranza di quest'uomo dall'età avanzata e dalla salute fragile, ostinato in una ricerca che lo tiene aggrappato alla vita e a questo luogo che simboleggia un passato glorioso e un presente decadente. La simbiosi tra la persona e l'ambiente diventa totale nel corso dei 71 minuti del film.

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La macchina da presa della Gutiérrez e del suo co-regista Javier Labrador, senza ostacolare i movimenti del suo personaggio principale, mostra con delicatezza, bellezza (nonostante la location) e dignità la routine del signor Jorge: lo vediamo lavare il suo fedele cane, lavarsi e lo vediamo anche alle prese con una sorta di relazione sentimentale con Josefina. È in uno di questi incontri che sentiamo una canzone: il resto del film affida la sua colonna sonora a questo mormorio della capitale cubana che oltrepassa le finestre di quest'universo particolare che si è costruito il protagonista di questo film, che è morto al termine delle riprese. Sapremo della sua famiglia e del suo passato solo tramite le conversazioni che ha con gli altri abitanti del palazzo, che gradualmente se ne andranno, lasciando il nostro uomo solo con la sua ossessione di scovarvi tesori e con le frasi che scrive sui suoi muri decrepiti, mentre la pioggia incessante e la vegetazione spontanea lo invadono senza pietà.

Sceneggiato da Lorenzo Mora (peraltro montatore) e dagli stessi registi, questo titolo al limite tra il documentario e il film di finzione è stato presentato a tutto il mondo nella sezione Bright Future del Festival di Rotterdam (vedi news). In seguito è stato premiato a Jeonju (Corea del Sud), Cali (Colombia), DocsDF (Messico), Miradas Doc, al Festival de Cine Joven Cubano e in Trinidad e Tobago. La sua co-regista è stata responsabile della Cattedra del documentario nella famosa Escuela de Cine de San Antonio de los Baños e ha debuttato nel 2012 con il cortometraggio Diarios de Frontera. Ora, con un team ridotto di sole due persone è stata in grado di entrare nelle viscere di questa grande balena architettonica, ferma nel tempo e nello spazio, con la camera fissa per catturare momenti con quest'estetica quasi pittorica che ricorda Pedro Costa e rendendo il grande edificio un luogo che a volte sembra una foresta pluviale -per la quale vaga liberamente Jorge con la sua mascotte- e a volte una prigione dalla quale non può -né vuole- uscire.

Hotel Nueva Isla nasce dallo sforzo di El Viaje Films e di Producciones de la 5ta. Avenida e ha il supporto di ICAA, Programa Ibermedia e Sundance Institute (dove ha vinto il premio allo sviluppo).

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(Tradotto dallo spagnolo)

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