VENEZIA 2015 Giornate degli Autori
Giornate degli Autori: Opere prime, tanti italiani e i “non luoghi” della nostra civiltà
- Presentato oggi a Roma il programma della 12ma edizione delle Giornate degli Autori di Venezia che si terrà dal 2 al 12 settembre
20 film, 8 opere prime, 18 prime mondiali, 15 paesi rappresentati, con un occhio di riguardo per il cinema italiano che vede, fra gli altri, ben 3 titoli in concorso. Sono i numeri delle Giornate degli Autori 2015, che si svolgeranno dal 2 al 12 settembre nell’ambito della 72ma Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. “Le polemiche sulle rappresentanze nazionali punteggiano sempre i grandi festival”, ha premesso il delegato generale Giorgio Gosetti alla presentazione della line-up oggi a Roma, “troppi film tedeschi a Berlino, troppi francesi a Cannes… Quest’anno i Venice Days non fanno eccezione, e dei tre film italiani in concorso non possiamo che essere orgogliosi”.
In lizza per il Venice Days Award, che per il secondo anno sarà assegnato dalla giuria dei giovani cinefili europei del progetto 28 Volte Cinema capitanati questa volta dal regista Laurent Cantet (vincitore l’anno scorso con Ritorno a l’Avana [+leggi anche:
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intervista: Laurent Cantet
scheda film]), ci saranno in tutto 11 film. I 3 titoli italiani sono: Arianna [+leggi anche:
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intervista: Carlo Lavagna
scheda film] dell’esordiente Carlo Lavagna, con Ondina Quadri, Massimo Popolizio e Valentina Carnelutti, su una diciannovenne alla scoperta del proprio corpo (produzione Ring Film con Rai Cinema); Viva la sposa [+leggi anche:
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intervista: Ascanio Celestini
scheda film] di Ascanio Celestini, protagonista una strampalata compagnia di giro che ruota attorno a un bar della periferia romana, con Alba Rohrwacher, Salvatore Striano e il regista stesso (una produzione Malia in coproduzione con i francesi di Aeternam Films e Les Films du Fleuve dei fratelli Dardenne); La prima luce [+leggi anche:
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intervista: Vincenzo Marra
scheda film] di Vincenzo Marra, con Riccardo Scamarcio, che racconta di un figlio conteso tra un italiano e una cilena (prodotto da Paco Cinematografica con i cileni di Jirafa Film).
Il film d’apertura, in concorso, sarà il thriller spagnolo El Desconocido [+leggi anche:
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intervista: Dani de la Torre
scheda film], opera prima di Dani de la Torre, con Luis Tosar; in chiusura, fuori concorso, un’altra opera prima: The Daughter, saga familiare diretta dall’australiano Simon Stone, con Geoffrey Rush. Gli altri titoli della selezione che quest’anno ha come fil rouge i “non luoghi” della nostra civiltà – e come ha sottolineato il vice direttore dei Venice Days, Sylvain Auzou, “non comprende solo film duri e drammatici, ma lascia spazio anche all’allegria” – sono ancora opere prime: A peine j’ouvre les yeux [+leggi anche:
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intervista: Leyla Bouzid
scheda film] di Leyla Bouzid (Francia, Tunisia, Belgio), in cui una diciottenne esprime la sua ribellione attraverso la musica, pochi mesi prima della Primavera araba; il polacco Klezmer [+leggi anche:
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intervista: Piotr Chrzan
scheda film] di Piotr Chrzan, racconto dell’Olocausto con toni inediti; la coproduzione franco-cinese Underground Fragrance [+leggi anche:
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intervista: Pengfei
scheda film] di Pengfei, che incrocia i destini di due giovani nella Cina di oggi; la commedia indiana Island City di Ruchika Oberoi, e poi ancora, il cileno La memoria del agua [+leggi anche:
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intervista: Matías Bize, Elena Anaya &…
scheda film] di Matias Bize e il titolo australiano-canadese Early Winter di Michael Rowe. L’undicesimo titolo del concorso sarà annunciato più avanti.
Il progetto Miu Miu Women’s Tales vedrà quest’anno la partecipazione di Alice Rohrwacher e Agnès Varda. Le due registe presenteranno i rispettivi corti, De Djess e Les 3 boutons. Tra i numerosi eventi speciali, il film breve di Alessandro Rossellini Viva Ingrid!, viaggio in Italia attraverso gli occhi di Ingrid Bergman; l’animazione “selvaggia” di Bangland [+leggi anche:
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intervista: Lorenzo Berghella
scheda film] di Lorenzo Berghella, una sorta di Simpson italiani; Il paese dove gli alberi volano [+leggi anche:
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scheda film] di Davide Barletti e Jacopo Quadri, ritratto inedito di Eugenio Barba e dell’Odin Teatret da lui fondato cinquant’anni fa; ma anche Argentina di Carlos Saura, mappa dei diversi stili musicali in cui il paese latinoamericano affonda le sue radici, e infine, Innocence of Memories [+leggi anche:
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intervista: Grant Gee
scheda film] di Grant Gee, in cui il premio Nobel Orhan Pamuk racconta la sua Istanbul.
Selezione ufficiale
El Desconocido di Dani de la Torre (Spagna) Film di apertura
La memoria del agua di Matías Bize (Cile)
A peine j’ouvre les yeux di Leyla Bouzid (Francia/Tunisia/Belgio/Emirati Arabi Uniti)
Viva la sposa di Ascanio Celestini (Italia/Francia/Belgio)
Klezmer di Piotr Chrzan (Polonia)
Arianna di Carlo Lavagna (Italia)
La prima luce di Vincenzo Marra (Italia/Cile)
Island City di Ruchika Oberoi (India)
Early Winter di Michael Rowe (Australia/Canada)
Underground Fragrance di Song Pengfei (Francia/Cina)
The Daughter di Simon Stone (Australia) Film di chiusura
Eventi/Progetti speciale
Harry's Bar di Carlotta Cerquetti (Italia)
Innocence of Memories - Orhan Pamuk's Museum and Istanbul di Grant Gee (Regno Unito/Irlanda/Italia)
Viva Ingrid! di Alessandro Rossellini (Italia)
Argentina di Carlos Saura (Argentina/Spagna/Francia)
Ma di Celia Rowison Hall (Stati Uniti)
Miu Miu Women's Tales #9 De Djess di Alice Rohrwacher (Italia)
Miu Miu Women's Tales #10 Les 3 boutons di Agnès Varda (Francia/Italia)
Il paese dove gli alberi volano - Eugenio Barba e i giorni dell'Odin di Davide Barletti & Jacopo Quadri (Italia)
Bangland di Lorenzo Berghella (Italia)
I sogni del lago salato [+leggi anche:
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intervista: Andrea Segre
scheda film] di Andrea Segre (Italia)