VENEZIA 2015 Settimana della Critica
Banat, viaggio nell'indeterminatezza
- VENEZIA 2015: Il film di Adriano Valerio, unico italiano presente nella Settimana della Critica della Mostra, è una coproduzione con Romania, Bulgaria e Macedonia

"Che ci faccio qui?" si chiese Bruce Chatwin intitolando così la sua raccolta di racconti di viaggi. Si chiede la stessa cosa Ivo (Edoardo Gabbriellini), agronomo toscano che ha appena lasciato Bari per accettare un lavoro in Romania. Lo dice osservando un neon immerso nella nebbia di un paesino sperduto. Il senso di spaesamento è l'elemento dominante di Banat (Il viaggio) [+leggi anche:
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scheda film] di Adriano Valerio, unico film italiano selezionato nella Settimana della Critica alla Mostra di Venezia.
Lo spaesamento dominava anche 37°4 S, cortometraggio di Valerio premiato a Cannes 2013 e ai David di Donatello. Nel suo primo lungo il giovane regista affronta, come tanti altri autori europei, il tema della crisi del lavoro e le sue conseguenze, e lo fa mostrando lo spiazzamento emotivo delle nuove generazioni. Ivo ha incontrato Clara (Elena Radonicich) proprio prima di partire dall'Italia. Tra loro è nato qualcosa. Clara, che ha appena perso il lavoro a Bari, lo raggiungerà dopo qualche giorno e gli starà accanto nell'indeterminatezza che regna in quel Paese. Tutto precipita quando Ivo suggerisce al suo datore di lavoro in crisi Ion (Stefan Velniciuc) di tagliare i costi della distribuzione dei suoi ortaggi. Qualcuno dà fuoco all'azienda e Ion dovrà rivelare un segreto che conserva dai tempi della dittatura di Ceausescu.
Banat è prodotto da Mario Mazzarotto e Emanuele Nespeca per Movimento Film con Rai Cinema. E' coprodotto con la Ars Digital per la Bulgaria, la Parada Film per la Romania (Il caso Kerenes [+leggi anche:
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intervista: Calin Peter Netzer
scheda film], Orso d'Oro alla Berlinale 2013) e vede la Macedonia per la prima volta coinvolta in un progetto di coproduzione con l'Italia attraverso la Kt Film and Media. Il film è stato realizzato anche con il sostegno del Programma MEDIA e con il contributo della Apulia Film Commission.
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