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VENEZIA 2015 Biennale College Cinema

Blanka: "Perché i polli non volano se hanno le ali?"

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- VENEZIA 2015: Il nuovo film di Kohki Hasei, co-produzione tra Italia e Giappone proiettata nella sezione Biennale College Cinema, esplora la malavita di Manila

Blanka: "Perché i polli non volano se hanno le ali?"
Cydel Gabutero e Peter Millari in Blanka

L'undicenne Blanka (Cydel Gabutero) scivola tra le tenebre e la luce durante il suo viaggio da orfana a Manila. La protagonista del nuovo e brillante film omonimo del regista Kohki Hasei, Blanka [+leggi anche:
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- sviluppato e prodotto al Biennale College Cinema, nonché una delle tre pellicole proiettate in questa sezione parallela del Festival di Venezia - si confronta con le sfide della vita di strada e della crescita, senza mai perdere la sua impressionante autostima. Hasei mantiene la storia radicata nella sua precaria location, con personaggi spesso costretti a scegliere tra il minore dei due mali per sopravvivere. Eppure, la tenerezza e l'umorismo si fanno sentire, ricordandoci del desiderio umano fondamentale di appartenere ed essere amati.

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Dopo che un gruppo di ragazzi di strada invidiosi distrugge la sua casa, Blanka si imbatte in Peter - un anziano chitarrista cieco - che sta per spostarsi altrove per suonare. Partono alla volta di questa nuova esperienza, e nonostante qualche disavventura lungo la strada, la coppia attira l'attenzione e molti consensi, portando a nuove interessanti opportunità. Nel frattempo, la ragazza tappezza la città di annunci, offrendosi di pagare 30.000 pesos per comprare una madre dopo aver visto una famosa attrice discutere l'adozione di orfani di strada in televisione. Blanka risparmia (e ruba) per l'acquisto senza dirlo a Peter, che si prende cura di lei come fosse sua figlia finché non vengono allontanati. Mentre viaggiano per ritrovarsi, vengono aiutati da amici inaspettati per superare gli avversari lungo la strada.

Sebbene classico nella struttura e nello stile, il film offre sorprese nel suo corso. La macchina da presa si avventura in angoli colorati, avvalendosi di molte giustapposizioni di Manila e di dettagli sensoriali. La città cambia dal giorno alla notte, introducendo nuovi personaggi, ostacoli e opportunità, che Blanka affronta ogni volta a testa alta. Il film pone un'enfasi talmente forte sulla sua dura battaglia che a volte sembra sconfinare nell'eccesso. Eppure, i semplici momenti in cui si comporta come qualsiasi altra bambina - irrequieta, creativa e maldestra - la rendono coinvolgente e vera. Altri momenti mancano di slancio e divagano dall'arco emotivo della storia; tuttavia, in un certo senso ciò riflette la vita dei personaggi più realisticamente.

Blanka, co-prodotto dalla società italiana Dorje Film e dal Giappone, è struggente e rinfrescante nella sua rappresentazione di questi personaggi. Trasudano infatti profondità emotiva senza che il film diventi troppo sentimentale. Sono invece personaggi complessi - mantenendo i loro difetti e vizi mentre dimostrano mirabili virtù e comprensione verso l'altro e l'ambiente circostante. In ultima analisi, la loro accettazione reciproca dà al film la sua risonanza, elevandolo da una presentazione della difficile situazione dei personaggi ad una lezione sulla lealtà e sulla perseveranza.

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(Tradotto dall'inglese)

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