10/09/2015 - VENEZIA 2015: Uno sguardo laico sulle guardie svizzere in una Chiesa che sta cambiando con Papa Francesco

Non capita spesso di vedere un film prodotto dallo Stato Vaticano. L'occasione arriva con L'esercito più piccolo del mondo [+leggi anche:
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scheda film], documentario sulle guardie svizzere - fuori Concorso alla Mostra del Cinema - che il CTV - Centro Televisivo Vaticano ha chiesto di realizzare al regista Gianfranco Pannone, in coproduzione con Solares Fondazione delle Arti, Solares Suisse e PTS Art's Factory.

"Ho goduto di una assoluta libertà nel girare" spiega a Cineuropa il regista di Latina/Littoria e Sul vulcano [+leggi anche:
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scheda film]. "Volevano uno sguardo laico, d'autore, che raccontasse questi giovani nella loro umanità, oltre lo stereotipo del rigido soldato in abito e corazza del 500".

Per raccontare questo "dietro le quinte" del Vaticano a tempo di Papa Francesco, Pannone ha scelto alcune giovani reclute provenienti dalla Svizzera più profonda. Leo è un ragazzo semplice che nella vita è un guardaboschi, felice di fare questa esperienza nella caotica Città Eterna. René, invece, è uno studente di teologia dell'Argovia, un giovane intellettuale che si interroga sulla propria fede e sul proprio ruolo e prova a dare una risposta sul perché di quella scelta. 

Il Papa, incontrato fugacemente più volte durante le riprese, non ha ancora visto il film. "Spero che lo veda, sarei curioso di sapere che cosa ne pensa", dice il regista.