email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

Un Certain Regard - Les mains vides

di 

- Una tragedia in famiglia raccontata con i tempi e il rigore formale di questo giovane regista innamorato del cinema di Rossellini

Per presentare il suo nuovo film Les mains vides, Marc Recha torna a Cannes, festival che aveva portato alla ribalta il suo nome nel 2001, quando Pau i el seu germà era stato selezionato in concorso.
Il talentuoso regista catalano si sposta al confine franco-ispanico per affrontare ancora un tema a lui caro, la morte all'interno di un nucleo familiare che ricompatta gli affetti e colma, con la solidarietà esistenziale, la solitudine che sembra essere l'unico dato certo nell'universo rechiano. Per raccontarlo, il regista utilizza i suoi tempi dilatati ed immobili, dentro i quali i personaggi non sembrano conoscere una vera evoluzione se non quella della coscienza.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)
sunnysideofthedoc_2025_inner_June

Alla base del suo lavoro, una lunga preparazione: "La sceneggiatura iniziale, e poi le successive, sono sempre di ferro. É imprescindibile, per avere poi la possibilità di seguire altre direzioni", dice Recha.
Girato in 7 settimane tra Portbou e Port-Vendres, Les mains vides è stato realizzato grazie alla coproduzione fra la francese JBA Production e la spagnola Eddie Saeta S.A. con un budget di 2,35 milioni di euro, mentre i diritti televisivi sono stati acquistati, in Spagna, da TVE.

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Privacy Policy