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CANNES 2003 Un Certain regard

Viaggio in Catalogna

di 

- Presentato al festival Les mains vides di Marc Recha, giovane talento spagnolo che si ispira al rigore di Rossellini. Un dramma familiare raccontato con lo sguardo del cinema verità

SPECIALE CANNES 2003


Per presentare il suo nuovo film Les mains vides, Marc Recha torna a Cannes, festival che aveva portato alla ribalta il suo nome nel 2001, quando Pau i el seu germà era stato selezionato in concorso.
Il talentuoso regista catalano si sposta al confine franco-ispanico per affrontare ancora un tema a lui caro, la morte all'interno di un nucleo familiare che ricompatta gli affetti e colma, con la solidarietà esistenziale, la solitudine che sembra essere l'unico dato certo nell'universo rechiano. Per raccontarlo, il regista utilizza i suoi tempi dilatati ed immobili, dentro i quali i personaggi non sembrano conoscere una vera evoluzione se non quella della coscienza.

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Alla base del suo lavoro, una lunga preparazione: "La sceneggiatura iniziale, e poi le successive, sono sempre di ferro. É imprescindibile, per avere poi la possibilità di seguire altre direzioni", dice Recha.
Girato in 7 settimane tra Portbou e Port-Vendres, Les mains vides è stato realizzato grazie alla coproduzione fra la francese JBA Production e la spagnola Eddie Saeta S.A. con un budget di 2,35 milioni di euro, mentre i diritti televisivi sono stati acquistati, in Spagna, da TVE.

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