Semaine de la Critique - Reconstruction
- Buon debutto per il danese Christoffer Boe con un film sulle difficili scelte sentimentali di un ragazzo, diviso fra due donne
La stampa danese ha presentato Reconstruction, debutto nel lungometraggio di Christoffer Boe, inserito nel programma della Semaine della Critique, come uno dei film più innovativi prodotti negli ultimi anni, paragonando il suo regista addirittura a Lars Von Trier.
Reconstruction non delude le aspettative, mettendo in scena una vicenda complessa e affascinante che si sviluppa su molteplici piani narrativi, fra ricordo e desiderio, realtà e sogno.
Un uomo e una donna si incontrano, si amano, si perdono, ma la loro felicità è il frutto di scelte dolorose e di rischi, senza sconti e senza tentennamenti: l'amore è un atto di coraggio, il simbolo di una onestà intellettuale ed emotiva.
Boe ricorre per questo ad una fotografia sporca e sgranata, mai banale, virata sui toni del blu e del rosso, e ad un montaggio alternato che evidenzia le molteplici chiavi di lettura della storia.
"Nell'universo, ogni cosa ha un suo ordine, ma le cose vengono spostate, disturbate, alterate, finché non arriviamo a qualcosa di irrevocabilmente nuovo, un luogo dove un "ti amo" viene pronunciato per la prima volta", suggerisce Boe, "Soltando accettando ciò che sappiamo e ciò che vogliamo possiamo compiere dei veri progressi: la falsa innocenza non funziona, in amore".
Il film, che ha per protagonisti due "shooting stars", Maria Bonnevie e Nikolaj Lie Kaas, è stato girato a Copenhagen e prodotto dal regista e produttore Åke Sandgren per Nordisk Film Production e da TV2, con il supporto di Det Dansk Film Institut e del Nordic Film & Tv Fund, mentre le vendite internazionali sono affidate alla Nordisk Film International Sales.
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