La 49esima edizione delle Giornate del cinema di Hof prende un respiro profondo ed entra in pista
- A inaugurare questo importante appuntamento per i giovani talenti tedeschi e per il cinema indipendente mondiale è One Breath di Christian Zübert
La città bavarese di Hof ieri sera ha dato l’avvio alla 49esima edizione delle Giornate internazionali del cinema di Hof (20-25 ottobre 2015), con il film d’apertura One Breath [+leggi anche:
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scheda film] (letteralmente “un respiro”) di Christian Zübert, sul percorso disperato di due donne: una madre alla quale manca suo figlio e una giovane greca che non è pronta a diventare madre.
Il festival in parte ha la vocazione di mettere in risalto i nuovi talenti tedeschi, in particolare attraverso premi, destinati innanzitutto a promuovere la nuova generazione: il Premio Nuovo Talento del cinema tedesco (del valore di 10.000 euro offerti da diversi partner bavaresi), il Premio della Città di Hof (che conta tra i precedenti premiati i registi Werner Herzog, Tom Tykwer, Christian Petzold e Doris Dörrie, per citarne solo alcuni, ma anche attori, come Jessica Schwarz), il Premio Hans Vogt, riservato a un film innovativo in cui viene dedicata un’attenzione particolare al suono (un premio che è andato in passato a Win Wenders ed Edgar Reitz), il Premio Granit per il migliore documentario tedesco e il Premio Bild-Kunst per la migliore scenografia e costumi (vinto l’anno scorso dalla costumista dell’eccellente We Are Young, We Are Strong [+leggi anche:
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L’altra importante missione delle Giornate di Hof è di mettere in risalto il cinema indipendente di tutto il mondo. Tra i lungometraggi in programma, si trova il coraggioso I Am Nojoom, Age 10 and Divorced della yemenita Khadija Al-Salami (coprodotto in Francia), Brooklyn [+leggi anche:
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La sezione ritratti quest’anno è dedicata al romanziere e regista inglese Christopher Petit (detto Chris Petit). Questa retrospettiva riunisce una quindicina di opere: lungometraggi di finzione, corti e cortometraggi documentari.
(Tradotto dal francese)
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