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FESTIVAL Paesi Bassi

L'Eastern Neighbours Film Festival si concentra sui film provenienti da fuori l'UE

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- Quest'anno l'ENFF porta 41 gemme cinematografiche da tutta la regione dell'Europa orientale al pubblico olandese

L'Eastern Neighbours Film Festival si concentra sui film provenienti da fuori l'UE
No One's Child di Vuk Rsumovic

Il festival del cinema dell'Europa orientale nei Paesi Bassi, Eastern Neigbours (ENFF), si sta preparando per la sua settima edizione. L'evento si terrà di nuovo a L'Aia, e i film saranno proiettati in tre sedi principali: Filmhuis Den Haag (4-8 novembre), Humanity House (11 novembre) e Het Nutshuis (12-14 novembre).

Quest'anno l'ENFF porta 41 gemme cinematografiche da tutta la regione dell'Europa orientale al pubblico olandese. Il dramma serbo Figlio Di Nessuno [+leggi anche:
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di Vuk Rsumovic, basato sulla storia vera di un ragazzo allevato dai lupi nei boschi bosniaci, è stato scelto per dare il via al festival. Fa parte del vasto programma Current Engaging Cinema, incentrato su film provenienti da Paesi che non fanno parte dell'UE, e comprende anche: Corn Island [+leggi anche:
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intervista: George Ovashvili
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(vincitore del Globo di Cristallo a Karlovy Vary nel 2014) di George Ovashvili, un dramma psicologico georgiano sul rapporto tra l'uomo e la natura; la pellicola serba contro la guerra (candidata all'Oscar del 2015) Enclave [+leggi anche:
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di Goran Radovanovic; Honey Night [+leggi anche:
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di Ivo Trajkov, un dramma da camera macedone che unisce una crisi coniugale e uno scandalo politico; e Our Everyday Life [+leggi anche:
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intervista: Ines Tanović
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, l'opera prima bosniaca dell'acclamata documentarista Ines Tanovic, che ritrae le difficoltà di una società post-bellica. Altro ricco programma è quello della sezione documentari, che presenta i film più recenti di Jasmila Žbanic e Želimir Žilnik, rispettivamente One Day in Sarajevo [+leggi anche:
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intervista: Jasmila Žbanić
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, incentrato sull'assassinio dell'erede al trono austro-ungarico, Francesco Ferdinando, nel 1914, e Logbook_Serbistan, che affronta la crisi dei migranti in Serbia. Tra i sei cortometraggi della sezione ENFF Discoveries, due film meritano particolare attenzione: la commedia nera croata Story About Mare di Igor Seregi e il titolo georgiano Reflection di Giorgi Mrevlishvili, che interpreta il cinema come mezzo di collegamento tra passato e presente.

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Ogni edizione del festival presenta anche un programma dedicato ad un importante evento storico. Dopo il focus dello scorso anno sul 25° anniversario della caduta del Muro di Berlino, quest'anno il festival mette in luce l'Accordo di Pace di Dayton, firmato 20 anni fa. L'occasione sarà celebrata attraverso un dibattito e quattro film che raccontano il desiderio di pace interna e identità tipico del dopoguerra, tra cui il vincitore del Pardo d'Argento Fuse [+leggi anche:
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di Pjer Žalica (2003).

Cinema of I e Other on Us sono due nuove sezioni che raccolgono testimonianze artistiche personali. La prima comprende The Fuse: Or How I Burned Simon Bolivar di Igor Drljaca, che utilizza registrazioni video private. La seconda sezione fornisce una panoramica della prospettiva di un outsider dell'Europa orientale e comprende il dramma sociale olandese-belga-serbo-greco The Sky Above Us [+leggi anche:
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di Marinus Groothof, ambientato durante la campagna di bombardamenti di tre mesi della NATO contro la Serbia nel 1999, e il documentario spagnolo Good Night Sarajevo di Olivier Algora e Edu Marín, su un famoso giornalista radiofonico bosniaco che diede alla gente un po' di conforto attraverso le sue parole durante la guerra.

L'ENFF si chiuderà con l'elegante triangolo d'amore Rondo di Zvonimir Berkovic del 1966, che i critici cinematografici croati considerano il miglior film croato di tutti i tempi. La pellicola sarà presentata dall'attrice Milena Dravic, acclamata stella del cinema della ex Jugoslavia.

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(Tradotto dall'inglese)

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