Un Certain Regard - Mille mois
- Col suo primo lungometraggio, coprodotto da Francia e Belgio, Faouzi Bensaidi ci mostra alcune pagine meno concosciute della storia del paese nord africano
Primo lungometraggio del regista marocchino Faouzi Bensaidi, Mille mois esplora il periodo della repressione intellettuale degli anni ’80, aspetto poco conosciuto della storia del Marocco. Il film, che inizia con il primo giorno del Ramadam, un periodo in cui il digiuno vale come digiunare per mille mesi, si svolge in un villaggio nel cuore della zona montagnosa dell’Atlas. Il piccolo Medhi si trasferisce insieme a sua madre Amina nella casa del nonno. Ma la vita nel villaggio è molto dura, soprattutto a causa del persistere della siccità.
Autore di alcuni cortometraggi come La falaise, Le mur e Trajets, con Mille mois Faouzi Bensaidi, ci proietta nel mondo problematico delle tradizioni religiose e negli usi e costumi di un villaggio marocchino. E questo grazie allo sguardo dei personaggi di tre diverse generazioni.
“Mi interessa l’aspetto immaginario della religione” ha spiegato il regista “cerco di comprendere il posto che questa occupa nella vita quotidiana dei personaggi, nel loro rapporto con il mondo esterno. Mi interessa molto riuscire a spostare continuamente il centro della storia, passando da un luogo all’altro e osservarne così tutti gli aspetti”.
Interpretato da attori professionisti e dai veri abitanti del villaggio in cui si sviluppa la storia, il film è una coproduzione tra la Francia (Gloria Films), il Marocco (Agora Film) e il Belgio (Entre Chien et Loup), dove sarà distribuito dalla Cinéart, mentre le vendite internazionali sono state affidate a Fortissimo Film Sales. Presentato nella Selezione Ufficiale nella sezione Un Certain Regard, Mille Mois è in concorso per la Camèra d’Or.
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