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FESTIVAL Francia

Il cinema europeo brilla ad Arras

di 

- 120 lungometraggi, di cui 52 anteprime e 19 film inediti, per la 16esima edizione di un festival centrato sulle rivelazioni del Vecchio Continente

Il cinema europeo brilla ad Arras
The Fencer di Klaus Härö

Sempre in prima fila in materia di scoperta dei nuovi talenti europei, il Festival Internazionale del Film di Arras propone un menù di ottima qualità per una 16esima edizione (dal 6 al 15 novembre 2015) composta da 120 lungometraggi, di cui 52 anteprime e 19 film totalmente inediti in Francia.

Tra i 9 lungometraggi in concorso per l’Atlas d’Oro 2014 e che saranno proiettati per la prima volta in Francia, si distinguono tre film che rappresentano i rispettivi paesi nella corsa al prossimo Oscar per il miglior film straniero: The Fencer [+leggi anche:
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intervista: Ivo Felt
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 del finlandese Klaus HäröHome Care [+leggi anche:
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 del ceco Slavek Horak e 1944 [+leggi anche:
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dell’estone Elmo Nüganen. Sono in cartellone anche The Red Spider [+leggi anche:
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intervista: Marcin Koszalka
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 del polacco Marcin Koszalka (apprezzato in concorso a Karlovy Vary), Virgin Mountain [+leggi anche:
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dell’islandese Dagur Kári (che aveva avuto la sua prima a Berlino e recente vincitore del Nordic Council Film Prize), Thirst [+leggi anche:
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 della bulgara Svetla Tsotsorkova (presentato a San Sebastian, nella sezione New Directors), Memories of the Wind [+leggi anche:
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del turco Ozcan AlperWhat's Between Us [+leggi anche:
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 della svizzera Claudia LorenzThe Culpable [+leggi anche:
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 del tedesco Gerd Schneider.

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Altri tre candidati all’Oscar 2016 figurano nel menù della sezione “Visioni dell’Est”: The Tree [+leggi anche:
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 della slovena Sonja ProsencSole alto [+leggi anche:
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 del croato Dalibor Matanic (premiato a Cannes) e Koza [+leggi anche:
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dello slovacco Ivan Ostrochovsky. Si aggiungono la rivelazione veneziana Figlio di nessuno [+leggi anche:
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del serbo Vuk Rsumovic, due altri lungometraggi sloveni (Silent Sonata [+leggi anche:
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 di Janez Burger e The Beat of Love di Boris Petkovic) e tre film rumeni: The Treasure [+leggi anche:
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di Corneliu Porumboiu (anch’egli premiato a Cannes), Why Me? [+leggi anche:
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 di Tudor Giurgiu (passato per il Panorama Speciale della Berlinale) e The Magic Mountain [+leggi anche:
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 di Anca Damian (presentato a Karlovy Vary). 

Nel programma “Scoperte europee” splendono 12 lungometraggi tra cui il pluripremiato Rams [+leggi anche:
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dell’islandese Grimur HakonarsonA Perfect Day [+leggi anche:
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 dello spagnolo Fernando Leon de AranoaLucia de B. [+leggi anche:
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 della olandese Paula van der Oest (che faceva parte l’anno scorso dei nove titoli candidati all’Oscar 2015 per il miglior film straniero), l’apprezzato My Skinny Sister [+leggi anche:
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 della svedese Sanna LenkenYou're Ugly Too [+leggi anche:
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 dell’irlandese Mark NoonanA Second Chance [+leggi anche:
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 della danese Susanne BierA Uma Hora Incerta [+leggi anche:
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del portoghese Carlos SabogaDough [+leggi anche:
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 del britannico John GoldschmidtThe Lies of the Victors [+leggi anche:
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del tedesco Christoph Hochhäusler e tre film francesi: This Summer Feeling [+leggi anche:
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di Mikhaël HersLand Legs [+leggi anche:
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di Samuel Collardey (premiato a Venezia, nella sezione Orizzonti, per l’attore protagonista) e The New Kid [+leggi anche:
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di Rudi Rosenberg (vincitore della sezione New Directors a San Sebastian).

Completato da 26 anteprime (vedi in dettaglio qui), il menù del Festival di Arras include anche omaggi all’attrice francese Michèle Mercier e al celebre regista Jim Sheridan, al quale il paese renderà omaggio con un programma di 16 film battezzato “Irlanda, da un conflitto all’altro”.

Da notare infine che, tra altri eventi professionali, nel corso della 4a edizione degli Arras Days una giuria attribuirà delle Borse di sostegno allo sviluppo di progetti di lungometraggi di finzione avviati da registi e produttori di film europei selezionati ad Arras in concorso o nelle sezioni Visioni dell’Est e Scoperte. 

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(Tradotto dal francese)

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