Al via la 16ª edizione del Festival Internazionale del Cinema di Tbilisi
- Parte della programmazione di quest’anno è incentrata sui diritti della donna e la democrazia di genere (sezione WomenEyes); dieci produzioni europee competono nella sezione principale

La 16ª edizione del Festival Internazionale del Cinema di Tbilisi comincia questa sera (30 novembre) con una programmazione ricca e variegata che si estenderà fino a domenica prossima. Moira [+leggi anche:
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scheda film], l’ultimo film del regista locale Levan Tutberidze, è stato selezionato come film d’apertura dell’evento (fuori concorso). Questo dramma familiare, ambientato lungo la costa del Mar Nero, è stato scelto per rappresentare la Georgia agli Academy Awards 2016 e sarà proiettato questo pomeriggio al cinema Amirani, durante la cerimonia d’apertura cui parteciperanno il ministro della Cultura georgiano, il sindaco di Tbilisi, diversi esponenti diplomatici e professionisti dell’industria cinematografica mondiale.
La Competizione Internazionale del festival include un totale di dieci titoli europei, come Koza [+leggi anche:
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intervista: Ivan Ostrochovský
scheda film] di Ivan Ostrochovskỳ (rappresentante slovacco agli Oscar 2016); la produzione greco-turca Motherland [+leggi anche:
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scheda film] di Senem Tüzen; Picadero [+leggi anche:
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intervista: Ben Sharrock
scheda film] di Ben Sharrock; Vergine giurata [+leggi anche:
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Q&A: Laura Bispuri
scheda film] di Laura Bispuri; The Bunker [+leggi anche:
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scheda film] del regista tedesco Nikias Chryssos; la produzione inglese The Violators [+leggi anche:
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scheda film] di Helen Walsh; The Wednesday Child [+leggi anche:
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intervista: Lili Horvát |
scheda film] di Lili Horvát e il film estone Zero Point [+leggi anche:
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scheda film] di Mihkel Ulk. Completano questa sezione principale, composta da opere prime e seconde di registi europei, i due finalisti al Premio Lux: The Lesson [+leggi anche:
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intervista: Kristina Grozeva, Petar Va…
intervista: Margita Gosheva
scheda film] di Petar Valchanov e Kristina Grozeva, e Mediterranea [+leggi anche:
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intervista: Jonas Carpignano
scheda film] di Jonas Carpignano. La giuria internazionale incaricata di assegnare il Prometeo d’Oro al miglior film, e il Prometeo d’Argento al miglior regista, è presieduta dalla regista Martha Fiennes.
Il Georgian Panorama è la competizione per titoli nazionali, come The Summer of Frozen Fountains [+leggi anche:
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intervista: Salome Demuria
intervista: Vano Burduli
scheda film] di Vano Burduli; Solomon di Zaza Khalvashi e When the Earth Seems to Be Light… di Salome Matchaidze, Tamuna Karumidze e David Meskhi. E’ il terzo anno che il festival ospita una sezione specifica per la sua produzione locale, però questa è la prima edizione che include tre categorie e premi distinti: miglior lungometraggio, miglior cortometraggio e miglior documentario.
Il Festival del Cinema di Tbilisi è seriamente impegnato in cause sociali, per cui quest’anno presenta una programmazione speciale dedicata ai diritti della donna e alla promozione della democrazia di genere. La sezione WomenEyes presenta diversi lungometraggi di finzione e documentari diretti o con protagoniste donne, come Much Loved [+leggi anche:
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scheda film] di Nabil Ayouch, As I Open My Eyes [+leggi anche:
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intervista: Leyla Bouzid
scheda film] di Leyla Bouzid e Paulina [+leggi anche:
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scheda film], una coproduzione tra Argentina, Brasile e Francia diretta da Santiago Mitre. Si potranno vedere tanti lavori di registe donne anche in altre sezioni del festival, che quest’anno ha scelto il colore viola per il suo manifesto – simbolo internazionale contro la violenza di genere. Oltre alle proiezioni, l’evento ospiterà diversi panel e conferenze con attivisti per i diritti della donna.
Altre sezioni, come l’European Forum, il Made in Germany e la French Collection presentano una straordinaria collezione di produzioni europee uscite negli ultimi anni. God of Happiness [+leggi anche:
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scheda film], una coproduzione tra Germania, Francia e Georgia diretta dal regista locale Dito Tsintsadze, sarà proiettata alla cerimonia di chiusura il 5 dicembre.
(Tradotto dall'inglese)
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