Il ministro della Cultura riorganizza il Centro Nazionale del Cinema e annuncia una nuova legge
- Un piano di lavoro per il 2016 svela le principali strategie culturali del nuovo governo romeno

Un piano di lavoro pubblicato dal ministero della Cultura romeno mostra che la riorganizzazione del Centro Nazionale del Cinema, la cui attività è stata all’origine di varie polemiche negli ultimi anni, è una delle priorità culturali del 2016.
Dopo aver menzionato le complesse gerarchie e l’inefficacia dei dipartimenti come punti deboli del settore culturale romeno, e l’assenza di una strategia come principale minaccia per il futuro, il piano passa direttamente al Centro, annunciando che un nuovo statuto regolerà le sue attività a partire da settembre 2016. "Cambiare lo statuto del Centro fa parte della nostra strategia per ottenere un sistema di finanziamento più efficiente e trasparente per l’industria cinematografica romena", si afferma nel documento del ministero.
Il piano menziona anche una nuova legge del cinema, che dovrebbe venir presentata al governo a ottobre 2016. Ricordando che la vecchia legge era stata concepita per stimolare la produzione cinematografica, il documento del ministero segnala la discrepanza tra la sorprendente popolarità del cinema romeno all’estero e la sua accoglienza in patria. La nuova legge darà una cornice giuridica nazionale alla distribuzione domestica e alla promozione di film romeni. Anche i programmi educativi "a tutti i livelli della società e per tutte le fasce d’età" faranno parte della nuova legge.
Intanto, mentre il paese attende il nuovo statuto del Centro Nazionale del Cinema e l’applicazione della nuova legge, il ministro della Cultura Vlad Alexandrescu ha nominato due nuovi membri del consiglio d’amministrazione dell’istituzione: il critico cinematografico Andrei Rus e il collaboratore di When East Meets West e CineLink Alex Trăilă.
(Tradotto dall'inglese)
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