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FESTIVAL Francia

Gli astri nascenti brillano a Premiers Plans

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- Il meglio del cinema europeo è in vetrina alla 28ma edizione del festival angioino che comincia oggi

Gli astri nascenti brillano a Premiers Plans

Rivelatosi ad Angers nel 1991 con La Vie des morts, Arnaud Desplechin torna al Festival Premiers Plans (la cui 28ma edizione si apre oggi) in qualità di presidente di giuria. Affiancato da Laetitia Casta, Maya Sansa, Ruben Alves e Olivier Masset-Depasse, il cineasta valuterà la qualità del nuovo cinema giovane europeo che la manifestazione angioina ha sempre saputo valorizzare in modo brillante.

Nove lungometraggi sono in lizza nella competizione internazionale. Tra questi figurano Diamant noir [+leggi anche:
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intervista: Arthur Harari
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del francese Arthur Harari (leggi l'articolo – esce in Francia con Ad Vitam il 8 giugno), Keeper [+leggi anche:
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intervista: Guillaume Senez ­
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del belga Guillaume Senez (Label Europa Cinemas a Locarno e vincitore a Torino – esce in Francia il 23 marzo con Happiness Distribution) e Préjudice [+leggi anche:
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intervista: Antoine Cuypers
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del suo connazionale Antoine Cuypers (esce in Francia il 3 febbraio via Les Films du Losange), Lampedusa in Winter [+leggi anche:
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dell’austriaco Jakob Brossmann (scoperto a Locarno) e ancora Montanha [+leggi anche:
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intervista: João Salaviza
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del portoghese Joao Salaviza (apprezzato alla Settimana della Critica veneziana e vincitore a Montpellier – Pyramide Distribution il 4 maggio in Francia). Una competizione completata da Cold of Kalandar [+leggi anche:
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del turco Mustafa Kara, dalla coproduzione tedesco-greco-americana Layla in the Sky (Petting Zoo) di Micah Magee (svelata al Panorama della Berlinale – esce in Francia il 22 giugno prossimo con Bodega Films) e da due titoli molto apprezzati a Karlovy Vary: Papa (Babai) [+leggi anche:
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intervista: Visar Morina
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del kosovaro Visar Morina che vi aveva ottenuto il premio del miglior regista, e The Wednesday Child [+leggi anche:
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intervista: Lili Horvát |
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dell’ungherese Lili Horvát che aveva trionfato nella sezione East of the West.

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La sezione competitiva dedicata ai lungometraggi francesi include cinque film, di cui due sono in programma alla prossima Berlinale: Baden Baden [+leggi anche:
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di Rachel Lang (articolo – esce in Francia via Jour2Fête il 30 marzo) al Forum, e Ma révolution [+leggi anche:
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intervista: Anamaria Vartolomei
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di Ramzi Ben Sliman (articolo) che sarà presentato nel programma Generation. Ad accompagnarli, la coproduzione franco-polacca Crache Coeur [+leggi anche:
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di Julia Kowalski (scoperta a Cannes nel programma dell'ACID – distribuzione Francia Zootrope Films il 17 febbraio), D'une pierre deux coups [+leggi anche:
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 di Fejria Deliba (articolo – esce il 13 aprile via Haut et Court) e La marcheuse [+leggi anche:
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di Naël Marandin (articolo – esce il 3 febbraio con Rezo Films).

Fino al 31 gennaio, il festival Premiers Plans proporrà inoltre una competizione cortometraggi, una sezione Figures libres (con Bella e perduta [+leggi anche:
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intervista: Pietro Marcello ­
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dell’italiano Pietro Marcello, John From [+leggi anche:
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del portoghese Joao Nicolau e Volta a terra [+leggi anche:
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del suo connazionale Joao Pedro Placido), The Here After [+leggi anche:
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intervista: Magnus von Horn
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dello svedese Magnus von Horn fuori concorso, uno zoom sull'Islanda (con 12 film tra cui Sparrows [+leggi anche:
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intervista: Rúnar Rúnarsson
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di Runar Runarson e Virgin Mountain [+leggi anche:
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di Dagur Kari), una selezione battezzata "L'air numérique", omaggi e retrospettive ad Alain Cavalier, Milos Forman, Michael Lonsdale e Andreï Zviaguintsev, letture di sceneggiature (Après la guerre di Annarita Zambrano e Delphine Agut, Petit Paysan [+leggi anche:
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intervista: Hubert Charuel
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 di Hubert Charuel e Claude Le Pape, Ava [+leggi anche:
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intervista: Léa Mysius
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di Léa Mysius e Paul Guilhaume), programmi intitolati "Rebelles" e "Migrants d'aujourd'hui", una sezione di film cinesi e una lezione di cinema d’animazione con l’olandese Paul Driessen.

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(Tradotto dal francese)

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