La Francia coinvolta in 35 film a Rotterdam
- La produzione francese mostra nuovamente la sua diffusione mondiale con all'attivo 17 produzioni maggioritarie e 18 minoritarie
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Nonostante per il sesto anno consecutivo siano assenti registi francesi in competizione ai Tiger Awards, la produzione francese sarà ben rappresentata al 45mo Festival di Rotterdam (dal 27 gennaio al 7 febbraio 2016 - leggi l'intervista al nuovo direttore del festival, Bero Beyer), dimostrando ancora una volta l'ampiezza e la profondità della sua ramificazione nel cuore della cinematografia mondiale.
Nella sezione Bright Future, concentrata sui talenti emergenti, brillano Evolution [+leggi anche:
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scheda film] di Lucile Hadzihalilovic, Suite armoricaine [+leggi anche:
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scheda film] di Pascale Breton e tre coproduzioni minoritarie francesi: The Here After [+leggi anche:
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intervista: Magnus von Horn
scheda film] dello svedese Magnus von Horn, Montanha [+leggi anche:
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intervista: João Salaviza
scheda film] del portoghese João Salaviza e Tenemos la carne [+leggi anche:
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intervista: Emiliano Rocha Minter
scheda film] del messicano Emiliano Rocha Minter (che sarà proiettato in anteprima mondiale e che è stato coprodotto da Sedna Films).
La sezione Voices include Ce sentiment de l'été [+leggi anche:
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scheda film] di Mikhaël Hers, Les ogres [+leggi anche:
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scheda film] di Léa Fehner, 21 nuits avec Pattie [+leggi anche:
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scheda film] di Arnaud e Jean-Marie Larrieu e le produzioni minoritarie Les Chevaliers blancs [+leggi anche:
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scheda film] del belga Joachim Lafosse, The Other Side [+leggi anche:
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intervista: Roberto Minervini
scheda film] dell'italiano Roberto Minervini, Memories of The Wind [+leggi anche:
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scheda film] del turco Ozcan Alper, Love & Friendship [+leggi anche:
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scheda film] dell'americano Whit Stillman, The Apostate [+leggi anche:
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scheda film] dell'uruguaiano Federico Veiroj e The Fourth Direction [+leggi anche:
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scheda film] dell'indiano Gurvinder Singh.
In Voices, ma nella sottosezione Limelight, troviamo Bang Gang (une histoire d'amour moderne) [+leggi anche:
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intervista: Eva Husson
scheda film] di Eva Husson e le coproduzioni minoritarie Arabian Nights [+leggi anche:
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intervista: Miguel Gomes
scheda film] del portoghese Miguel Gomes, Much Loved [+leggi anche:
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scheda film] del marocchino Nabil Ayouch, The Endless River [+leggi anche:
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scheda film] del sudafricano Oliver Hermanus, The Assassin del taiwanese Hou Hsiao-hsien, An [+leggi anche:
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scheda film] della giapponese Naomi Kawase e Cemetery of Splendour [+leggi anche:
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scheda film] del thailandese Apichatpong Weerasethakul. Si segnala inoltre che la selezione The Generic Self (che fa anch'essa parte della sezione Voices) proporrà Le bois dont les rêves sont faits [+leggi anche:
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scheda film] di Claire Simon e la coproduzione minoritaria Mountains May Depart [+leggi anche:
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scheda film] del cinese Jia Zhang-ke.
La sezione Deep Focus proietterà, nel programma Signatures, L'ombre des femmes [+leggi anche:
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scheda film] di Philippe Garrel, la coproduzione franco-canadese Malgré la nuit [+leggi anche:
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scheda film] di Philippe Grandrieux, Bienvenue à Madagascar di Franssou Prenant, e per quanto riguarda quelle minoritarie, Per amor vostro [+leggi anche:
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intervista: Giuseppe M. Gaudino
scheda film] dell'italiano Giuseppe M. Gaudino. Si segnalano in questa sezione anche Bla Cinima di Lamine Ammar-Khodja in programma alle Communauty Cameras, The 1000 Eyes of Dr Maddin di Yves Montmayeur e Nuytten/Film di Caroline Champetier nel programma Regained.
Perspectives, la quarta e ultima sezione del Festival di Rotterdam, presenterà la produzione delegata francese Francofonia [+leggi anche:
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scheda film] del russo Alexander Sokurov al Critic's Choice e The Magic Mountain [+leggi anche:
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scheda film] di Andreï Schtakleff al Blind Spots, senza dimenticare Baron noir di Ziad Doueiri e la minoritaria Suburra [+leggi anche:
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intervista: Stefano Sollima
scheda film] dell'italiano Stefano Sollima in programma all'Episodic/Epidemic, che propone serie tv.
Infine, A peine j'ouvre les yeux [+leggi anche:
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intervista: Leyla Bouzid
scheda film] di Leyla Bouzid è tra i cinque titoli della seconda edizione del programma IFFR Live (diffusione simultanea in più di 40 sale e sulle piattaforme video-on-demand in Europa (leggi la news).
(Tradotto dal francese)
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