Il Luxembourg City Film Festival presenta il suo programma
di Vitor Pinto
- The Commune di Thomas Vinterberg e altri nove film saranno in competizione
Il Luxembourg City Film Festival (LCFF), sulla scia dell’entusiasmo per il successo della passata edizione – che ha battuto tutti i record di frequentazione – sta ultimando i preparativi della sua sesta edizione, che si terrà dal 25 febbraio al 6 marzo in vari luoghi della capitale del Granducato.
Il LCFF, dal 2012 evento competitivo, conta due premi principali – finzione (di un valore di 10.000€) e documentario (5.000€) – oltre a un Premio della Gioventù pari a 2.000€.
La sezione competitiva di finzione presenterà un totale di dieci titoli recenti, nove dei quali sono stati prodotti o coprodotti da compagnie europee: Alias Maria [+leggi anche:
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scheda film] di José Luis Rugeles Gracia (Colombia, Argentina, Francia), Couple in a Hole [+leggi anche:
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intervista: Tom Geens
scheda film] di Tom Geens (Regno Unito, Belgio, Francia), Frenzy [+leggi anche:
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intervista: Emin Alper
scheda film] di Emin Alper (Turchia, Francia, Qatar), The Commune [+leggi anche:
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intervista: Thomas Vinterberg
scheda film] di Thomas Vinterberg (Danimarca), Land of Mine [+leggi anche:
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intervista: Louis Hofmann
intervista: Martin Zandvliet
scheda film] di Martin Zandvliet (Danimarca, Germania), Neon Bull [+leggi anche:
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scheda film] di Gabriel Mascaro (Brasile, Uruguay, Paesi Bassi), Sunset Song [+leggi anche:
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intervista: Terence Davies
scheda film] di Terence Davies (Regno Unito, Lussemburgo), The Here After [+leggi anche:
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intervista: Magnus von Horn
scheda film] di Magnus von Horn (Svezia, Polonia, Francia), Wild [+leggi anche:
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scheda film] di Nicolette Krebitz (Germania) e Applesauce di Onur Tukel (Stati Uniti).
La competizione dei documentari presenterà invece otto titoli, tra cui Eldorado [+leggi anche:
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scheda film], co-diretto da Rui Eduardo Abreu, Thierry Besseling e Loïc Tanson, una produzione lussemburghese che segue quattro discendenti di emigranti portoghesi nel Granducato.
Proprio Eldorado è una delle nove pellicole nazionali (tra finzione e documentario) che saranno presentate al festival, che ha creato anche una sezione trasversale denominata “Made in/with Luxembourg”, che mira a sottolineare la presenza del talento nazionale nelle coproduzioni internazionali, in particolare con i paesi vicini: Germania, Belgio e Paesi Bassi. La sezione presenterà, fra gli altri, Colonia [+leggi anche:
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scheda film] di Florian Gallenberger, e 50 Days in the Desert [+leggi anche:
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scheda film], che il fotografo convertito in regista Fabrizio Maltese ha girato in Marocco durante le riprese di The White Knights [+leggi anche:
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intervista: Joachim Lafosse
scheda film] di Joachim Lafosse.
Il regista e sceneggiatore Xiaoshuai Wang guiderà la giuria internazionale, che include anche il regista cubano Gerardo Chijona, l’attrice russo-francese Dinara Drukarova e lo scrittore francese Vincent Ravalec.
I film potranno essere visti in vari luoghi, come la Cinémathèque, Ciné Utopia, Utopolis, la sede di Magic Mirrors e Cercle Cité.
(Tradotto dall'inglese)
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